Dopo la vittoria di Ousmane Diop della scorsa stagione, torna anche questo il premio di Most Improved Player of the Year – Pokerstarsnews della Serie A UnipolSai 2023/24, che quindi celebra il giocatore maggiormente migliorato rispetto alla passata annata. Per poter conquistare il Most Improved Player of the Year – Pokerstarsnews, il candidato deve essere almeno alla sua seconda stagione consecutiva in Serie A.
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Abass Awudu Abass – Virtus Segafredo Bologna
Nonostante sia ormai uno degli italiani di punta del nostro campionato da tanti anni e abbia subito nelle ultime stagioni degli infortuni piuttosto pesanti, Awudu Abass è riuscito a migliorare ulteriormente e a ritagliarsi un posto di “role player” di lusso nelle prestigiose rotazioni della Virtus Segafredo Bologna. Accanto a un aumento di “soli” quasi cinque punti di media segnati (in quest’annata è arrivato a 7.5), infatti, Abass è passato da un 31% a un ottimo 39% da tre punti e migliorato nettamente il proprio rendimento in difesa, metà campo in cui ha pochi uguali per versatilità e atletismo, oltre che per costanza di rendimento e la sottovalutata abilità nel farsi trovare sempre al posto giusto nel momento giusto sia da coach Banchi che dai propri compagni di squadra.
Andrejs Grazulis – Dolomiti Energia Trentino
L’ala lettone è ormai una costante della Serie A UnipolSai ma il cambio di rotta nell’identità del gioco della Dolomiti Energia Trentino – ora più votata all’attacco e a un gioco spumeggiante in transizione – ha portato all’esplosione definitiva del classe 1993. Grazulis è salito infatti da 9.5 a 14.1 punti segnati a partita, con una percentuale dal campo notevolissima (65% da due e 43% da tre su ben cinque tentativi a gara), diventando letale nelle situazioni di gioco a due in cui si apre sul perimetro e mostrando anche progressi nella metà campo difensiva. Sebbene un’operazione al ginocchio lo abbia costretto a chiudere anzitempo la stagione (non permettendogli neanche di essere in campo negli LBA Playoff UnipolSai 2024), il premio di Most Improved Player of the Year celebrerebbe ulteriormente la miglior annata in carriera del numero 24 bianconero.
Gabriel Lundberg – Virtus Segafredo Bologna
Dopo aver faticato a ritagliarsi costantemente il suo spazio nella sua prima annata a Bologna, Gabriel “Iffe” Lundberg è letteralmente diventato l’idolo dei tifosi della Segafredo, realizzando oltre 11 punti a partita (lo scorso anno si fermò a 7.7), tirando con percentuali spaziali dal campo (69% da due, 43.4% da tre), distribuendo 2.7 di media (+0.8 rispetto alla scorsa stagione) ed essendo soprattutto l’uomo di riferimento a cui affidare il pallone nelle situazioni di clutch time. Al di là della prova migliore in carriera in Serie A da 20 punti nel k.o. di Reggio Emilia, è andato in doppia cifra in sedici delle 24 partite disputate, pur giocando appena 20 minuti a partita. E il meglio deve ancora venire per Iffe, dato che negli imminenti playoff il danese potrà esaltarsi ulteriormente nei momenti in cui il pallone peserà di più.
C.J. Massinburg – Germani Brescia
Uno dei volti dell’ottima regular season giocata dalla Germani Brescia è stato CJ Massinburg, la chiave di volta per coach Magro in uscita dalla panchina e guardia americana dimostratasi una costante in quest’annata. Passato da 8.8 a 12.6 punti segnati a partita con un +15.9% di realizzazione da dentro l’arco (da 41.6% a 57.5%) e un +8% dai 6.75 (da 36.2 a un super 44.2%), il nativo di Charlotte è letteralmente inarrestabile in situazioni di 1vs1 e ha dimostrato più volte di avere il sangue freddo nei momenti più delicati in una partita. Il miglioramento complessivo del numero 5 biancoblu è anche testimoniato dalla crescita nella sua valutazione media, portata da 8 a 16.1 e giocando comunque “solo” 21.8 minuti di media.
Leonardo Totè – Carpegna Prosciutto Pesaro
A causa di un infortunio al gomito destro che gli ha fatto chiudere anzitempo la stagione, Leonardo Totè non ha potuto dare il suo contributo nel cercare di evitare la retrocessione della Carpegna Prosciutto Pesaro in Serie A2; il contributo del centro del classe 1997, tuttavia, è stato comunque di grande rilievo, come dimostrato anche dal premio di Best ITA FastWeb conquistato nel mese di novembre e dagli oltre cinque punti in più realizzati di media quest’anno (13.1 punti a partita con 3.1 rimbalzi e un solido miglioramento anche ai tiri liberi, realizzati con il 70.5%). Nelle 24 partite giocate quest’anno, Totè ha messo in mostra tutto il suo talento con la palla in mano e dei polpastrelli estremamente educati per essere un lungo di 211 centimetri, traendo il meglio dalle combinazioni con un playmaker di livello assoluto come Andrea Cinciarini.
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