La Fortitudo tenta l’impresa ma cede nel finale, 71-82 per l’Armani

Dopo essere stata avanti all'intervallo, la Fortitudo, priva di Fantinelli, tenta l'impresa rimanendo ad un possesso a tre minuti dalla fine. Datome e Shields la decidono poi nella ripresa per una Milano che per la prima volta vince senza dilagare.

La magra consolazione di aver fatto sudare chi fino a qui aveva sempre passeggiato, e mai regalato i primi venti minuti, e quello che resta ad una Fortitudo priva di Fantinelli, ma capace appunto, finché c’è stato fiato (e punti da Aradori, sgonfiatosi poi nella ripresa), di tenere botta e uscire a testa alta. Sforzo apprezzato dai 1.230 presenti, sold out che lascia ancora più amarezza in vista delle prossime porte chiuse, finché, va detto, il movimento reggerà. Milano, con Micov, Punter e Delaney out, giochicchia col fuoco per 20 minuti, riattiva le teste poi nella ripresa, e torna a fare l’Armani. Datome (16) e Shields (17) la chiudono nel finale, stavolta senza esagerare nel divario finale, per chi fino a qui ne aveva dati 25 di media alle avversarie.

Al gong iniziale è subito 1-7 esterno, che pare far capire l’andazzo di serata, allungato col 9-16 non appena Rodriguez mette piede sul campo. Bologna però sta lì, incassa ma non lascia la baracca: nonostante la mira storta dall’arco (0/4) al primo stop l’Armani è a “solo” 7 lunghezze. All’alba di secondo quarto ecco i primi vagiti di Aradori, che riavvicinano la Effe ad un possesso (18-20), che diventa mezzo (25-26) con la tripla numero tre dell’ex Virtus. Messina butta dentro tutti, e pesca con Datome + tripla di Rodriguez un 12-3 che ricaccia via l’Olimpia (28-38). Ecco, l’andazzo sembra tornare a quello più ovvio del prepartita, ed invece la Effe se ne esce un 14-0 (e col punto nr 20 di Aradori) che la mette davanti all’intervallo lungo.

Fiammata Armani in apertura di ripresa (44-49) che costringe coach Sacchetti all’immediato time out. La musica però non cambia: Shields ne metto otto nel quarto che mantengono Milano avanti, e col dodicesimo anche di Datome il +7 esterno è servito al terzo stop. Bologna non molla, e Milano non ammazza, sebbene il 60-69 di Shields faccia pensare ai titoli di coda. Ma la Fortitudo con l’ennesimo sforzo di serata (tripla di Banks) torna ad un possesso (68-71) con tre giri di lancette sull’orologio. Rimane appunto l’ultima illusione, Datome poi mette i cesti che contano per il 71-82 finale.

Lavoropiù: Aradori 24 (4/5 da tre), Whiters 16 con 5 rimbalzi, Happ 10 e 7 rimbalzi, Banks 8 e 7 assist

AIX Armani Exchange: Shields 17, Datome 16 con 5 rimbalzi e 3/4 da tre, Hines 12 + 11 rimbalzi