Al terzo tentativo arrivano i primi punti ufficiali di stagione per la Fortitudo, che davanti ad un Unipol Arena a dir poco deserta (553 il dato ufficiale a far molto riflettere), si mangia Trento, comandando fin da subito, per poi togliere ogni dubbio con un 20-2 di parziale a cavallo dei quarti centrali. C’è voluto il miglior Fantinelli mai visto su questi schermi (21, 8/8 al tiro, 30 di valutazione), il rientro chirurgico di Banks (15 con 2/4 dall’arco), oltre alla versione di Aradori più apprezzata (18 con 5 rimbalzi e 4 assist) per agguantare i primi punti. Trento con questo stop fa 0-3, forse il più tragico dei tre, rimanendo in gara per nemmeno metà match, ma con la sensazione di non voler mai davvero azzannare gli avversari. Maye è l’unico a salvarsi in una truppa sulla quale coach Brienza avrà parecchio da lavorare, ammesso gli venga concesso.
I primi sette sugli undici totali sono tutti “ciuff” di Aradori per l’11-2 di apertura. Trento, che di energia ne ha poca, fa spesso “sdeng” (1/6 in 5′), mentre la Effe, che butta dentro Banks, forse prima del previsto considerato il secondo fallo di Fletcher, rimane a distanza sfiorando spesso la doppia cifra. Sono proprio i primi punti casalinghi dell’ex Brindisi.(saranno 6 al primo stop in 5′ di campo) a fare 23-14. Altri sette di Aradori, stavolta spalmati nel quarto, mantengono la Effe sui soliti binari (40-31), con la Dolomiti ad aver tutto da Maye (12 all’intervallo con tabellino quasi immacolato). Poi altro blackout ospite, per l’8-0 casalingo che fa sprofondare la truppa di coach Brienza all’intervallo lungo 14 lunghezze lontano.
La mattanza prosegue pure dopo. La Effe cavalca l’ondata, ed allunga ancora il parziale a 20-2 per il 60-36 del minuto 24 che costringe coach Brienza allo stop. Fantinelli ne infila 9 mangiandosi Browne, Whiters partecipa col 65-39 che a tre quarti di fatica sa già tanto di sentenza. Trento imballata ed imbambolata, sprofonda fino al -28 (in mezzo scampoli di Sanders) del terzo stop. La frittata per la Dolomiti oramai è fatta; Fantinelli s’abbuffa col punto numero 21, e le standing ovation, prima dei titoli di coda, iniziano da lui per proseguire poi con Aradori.
Commenta
Visualizza commenti