LBA Round 2: Milano dilaga, largamente avanti 57-31 su Sassari all’intervallo

Palla a due alle 18.15, entrambe le squadre a caccia della prima vittoria in campionato

Olimpia Milano e Dinamo Sassari in campo per il 2° turno di campionato, che segna il ritorno dei campioni in carica tra le mura amiche a 111 giorni dalla vittoria dello scudetto.

Palla a due alle 18.15, diretta su DAZN ed in chiaro su DMAX. Coach Messina conferma i 12 di campionato con eccezione per l’infortunato Nebo, sostituito da McCormack. Diop grande ex di serata in casa EA7.

Avvio ospite positivo con 5-0 dei primi possessi, ma anche pessima notizia per coach Markovic con rapido secondo fallo per Fobbs. Shields dalla lunetta ed i primi punti LBA di McCormack (con annessa stoppata in difesa) risvegliano dall’iniziale torpore i campioni d’Italia, Halilovic risponde a Dimitrijevic e nonostante i rimbalzi offensivi l’EA7 resta sotto, 6-10 con la giocata da tre punti di Tambone. Mirotic agguanta la parità, Leday corregge in contropiede con il tap-in schiacciato e grazie anche ai punti di Shields è 12-0 il parziale in favore della squadra di casa. L’ex Partizan colpisce anche dall’angolo, Diop ferma gli avversari con la stoppata ed è 23-14 dopo dieci minuti di partita.
Il centro scuola Dinamo e Tonut guidano Milano in avvio di secondo quarto, Halilovic raggiunge la doppia cifra personale e dopo qualche errore ci pensano Leday e Dimitrijevic a regalare il +15 di vantaggio, timeout sul parquet. Sassari accumula troppe palle perse, Bendzius smuove finalmente lo score ma torna a rivedersi in attacco McCormack, ben spalleggiato dal play macedone che costruisce il 41-22 del 15′, tripla di Mirotic ciliegina sulla torta. La stella ex NBA risponde a Bibbins con il 2+1, Fobbs ci prova ma sono ancora Mirotic e McCormack a scavare il solco, +27 con Flaccadori ad appoggiare comodamente in 1vs0 dopo il recupero. Le proteste eccessive di coach Messina gli costano un tecnico, dalla lunetta Milano arrotonda e chiude avanti 57-31 all’intervallo. Unica nota negativa l’infortunio occorso a Bolmaro.