Poco più di una settimana fa si è conclusa la stagione sportiva 2022/2023 dell’UCC Assigeco
Piacenza, ma ora è già tempo di iniziare a guardare al futuro.
L’ottimo lavoro svolto, culminato con
l’accesso alla post-season per il secondo anno consecutivo, è un chiaro segnale che la strada
intrapresa è quella giusta, per un progetto che vuole andare avanti nel segno della continuità.
Proprio per questo motivo anche per la prossima annata coach Stefano Salieri siederà sulla
panchina biancorossoblu per il suo quarto anno a Piacenza. La riconferma dell’allenatore
bolognese, che andrà così a completare il contratto biennale firmato l’anno scorso, è più che
meritata, soprattutto dopo un cammino turbolento costantemente condizionato dagli infortuni
ma senza dubbio positivo:
“Il bilancio di questa stagione è sicuramente molto positivo: per il secondo anno consecutivo
abbiamo raggiunto i playoff, traguardo non da poco che colloca l’Assigeco nella fascia d’élite del
campionato. L’importante era dare continuità al percorso, ed è stata un’evidente dimostrazione di
come la semifinale della scorsa stagione non sia stata solamente un caso. È chiaro che essere
arrivati alla post-season dopo una stagione dove per nemmeno una partita abbiamo avuto la
squadra al completo è un motivo ancora più di orgoglio, con la squadra che è sempre stata
bravissima a mettere in campo il proprio carattere, l’orgoglio e l’identità che l’ha caratterizzata, il
tutto grazie alla forte coesione con tutte le componenti della società”.
In questo campionato avete conquistato l’accesso ai playoff per il secondo anno consecutivo.
Hai qualche rimpianto per come è finito?
“No, non ci sono rimpianti. Quando stacchi il biglietto per la post-season vuol dire sempre che hai
fatto una grande stagione, anche perché queste sono annate di transizione dove per via della
riforma dei campionati ogni anno si alza il livello”.
Con l’organico al completo quale pensi sarebbe stato il giusto posizionamento di questa
squadra?
“Queste sono le domande che molti si chiedono ma alle quali è veramente difficile dare una
risposta. Abbiamo fatto vedere sul campo di saper giocare alla pari contro le corazzate del
campionato, vincendo con la Vanoli Cremona, espugnando due parquet storici della pallacanestro
italiana come quelli di Cantù e Bologna, e trovando successi preziosissimi in momenti di difficoltà
contro Treviglio e Latina, dove è venuta fuori tutta la determinazione del gruppo. Uno poi può dire
e fare ma non c’è la riprova del campo, perciò mi tengo la positività dell’anno; qualche sogno
magari è rimasto nel cassetto ma comunque personalmente sono più che contento”.
Quale credi sia stata la partita dove hai visto una versione “perfetta” della tua Assigeco?
“Essendo stati costretti per tre volte a cambiare il nostro modo di giocare, cosa tutt’altro scontata
ma possibile grazie alla grande applicazione dei ragazzi e al lavoro fondamentale dei miei assistenti
Fabio Farina e Beto Manzo, mi piacerebbe ricordare diverse partite: nella prima parte la partita in
casa con la Vanoli Cremona mi ha dato segnali veramente buoni; nella nostra seconda versione la
vittoria a Cantù senza Sabatini, dove la squadra ha vinto con un’enorme personalità e qualità di
gioco, e quella su Treviglio; infine nell’ultima fase, quella senza Skeens, sicuramente gli scontri conla Fortitudo nella fase a orologio ma soprattutto la vittoria nei playoff in gara-3 con Pistoia, dove
tutti hanno fatto vedere l’orgoglio, il carattere e l’identità di una squadra che non ha mai mollato”.
Qual è il giocatore che più di tutti ti ha sorpreso per i miglioramenti fatti in stagione?
“Tutti i ragazzi sono cresciuti tutti tanto: Miaschi ha avuto una crescita esponenziale durante l’arco
della stagione, soprattutto nella seconda parte dove si è completato; gli stessi Querci e Gajic,
rispettivamente al secondo e terzo anno in Assigeco, sono migliorati ulteriormente, ma anche
Soviero ha avuto una trasformazione importante mostrando partita dopo partita sempre più
sicurezza in campo. Sono sicuro che ognuno di loro ha ancora grandi margini di crescita”.
Anche nella prossima stagione siederai sulla panchina biancorossoblu. Guardando al futuro, cosa
dobbiamo aspettarci in questa off-season?
“Adesso lavoriamo con i ragazzi rimasti a livello individuale, svolgendo anche una parte atletica
con il nostro preparatore Mattia Raimondi. Per il momento ci prendiamo ancora qualche giorno di
vacanza, poi con il club, il Presidente e il Direttore Sportivo Alessandro Pagani ci confronteremo
per valutare le idee e le situazioni che si determineranno nella costruzione della squadra”.
Anche il Direttore Sportivo Alessandro Pagani è più che soddisfatto di proseguire con l’allenatore
bolognese:
“Siamo molto contenti della riconferma di coach Salieri anche per la prossima stagione.
La scorsa estate abbiamo voluto blindarlo con un contratto biennale dopo la grande stagione
culminata con la semifinale playoff per dare continuità al progetto, che proseguirà nel suo
sviluppo. Vogliamo ripartire con la prima riconferma del coach per iniziare a gettare le basi per la
prossima stagione; siamo già al lavoro su alcune riconferme e stiamo valutando diversi profili per
allestire il roster, anche se con i campionati che si stanno ancora completando non è semplice,
però siamo già al lavoro per costruire un organico completo e di alto livello – sottolinea il DS
biancorossoblu –. Auguro al coach un altro anno ricco di successi e di soddisfazioni; la società sarà
sempre al suo fianco anche nei momenti più difficili come è stato quest’anno a causa dei parecchi
infortuni, e perché no di riservarci in futuro la possibilità di lavorare ancora per altri anni insieme
visti gli ottimi successi ottenuti”.
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