L’analisi dell’arbitro Silvio Corrias sulle Finals: Su Teodosic non può che scattare l’antisportivo

Credit: Ciamillo & Castoria
Credit: Ciamillo & Castoria

Si parla anche di arbitri nel corso di queste splendide Finals 2022

Silvio Corrias, arbitro con all’attivo 14 stagioni di serie A e istruttore di riferimento per i fischietti di Serie A e A2, ha analizzato per gli amici di Backdoor Podcast alcuni degli episodi che più hanno fatto discutere nella serie di finale tra Olimpia Milano e Segafredo Virtus Bologna.

Qui riportiamo la parte relativa al fallo antisportivo su Milos Teodosic in gara 4, citato anche da coach Scariolo nel dopogara.

I contatti subiti da Teodosic sono abbastanza leggeri: il primo di Shields praticamente nullo, il secondo di Bentil un semplice handchecking. Teodosic ha accentuato muovendo tronco e testa per “raccattare” un fischio che spesso arriva. L’errore sta nel fatto che la sua sbracciata è in un direzione inusuale per qualunque movimento tecnico possa fare il braccio libero di un palleggiatore. L’impatto con la barba (contatto minimo ma non marginale) dì Bentil c’è sicuramente ed a quel punto una volta rivisto non può che scattare l’antisportivo.

Non vi fate ingannare dai commentatori o dalle dichiarazioni dei protagonisti: il fallo antisportivo non deve essere cattivo/violento o volontario, quelli sono criteri del fallo da espulsione. Colpire un avversario sul volto è già di per se pericoloso, ed il fischio deve essere fatto sul tipo di contatto senza assolutamente valutarne l’effetto.  Bravo l’arbitro a fermare sul nascere il tentativo di reazione di Bentil, facendogli capire di aver visto e che avrebbe valutato la situazione.

 

Fonte: Backdoor Podcast.