Era l’1 novembre quando Steve Nash lasciava la guida dei Brooklyn Nets. Travolto da due anni di “Casi Irving” e da risultati poco convincenti, il coach canadese si arrese ad un record che allora diceva due vittorie in sette gare.
Da allora sono arrivate 20 W in 27 gare giocate, la serie è di 13 vittorie nelle ultime 14 gare. Numeri che valgono il terzo posto ad est, con un ko in più dei Bucks e due gare di distacco dai numeri uno della lega, i Boston Celtics.
Kevin Durant e Kyrie Irving valgono oggi 56 punti a partita, quasi 12 rimbalzi e una decina di assist. Ma anche Ben Simmons sta dando il suo contributo, 8.4 punti a partita ma anche 6.7 rimbalzi e 6.1 assist in 23 partite giocate.
Lo stesso Durant ne ha parlato così in sala stampa dopo l’ultima vittoria con i Cavs: «Ad essere onesti, ci siamo sempre occupati di basket. Le voci che vengono fuori fanno sembrare che non ci importi della partita, ma nessuno ha davvero idea di quel che succede nel nostro spogliatoio. Siamo sempre stati concentrati sul gioco».
Kyrie Irving dal canto suo ha deciso la trasferta di Cleveland con due liberi chiave nel finale, pur venendo fischiato praticamente ad ogni possesso. Eppure, ha rilasciato dichiarazioni di amore per la sua ex squadra: «Non sono mai stati nel mio specchietto retrovisore».
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