Lo striscione di protesta degli Arditi Varese: «Grazie alla vostra etica morale… Senza Caja stiamo per affondare» ha riportato all’ordine del giorno l’esonero del coach pavese di inizio stagione, e un eventuale reintegro al posto di Massimo Bulleri.
La Prealpina, oggi in edicola, esclude questa pista nell’articolo dal titolo: «Riecco le vedove di Caja, ma Varese non si ricrede».
«Cosa fuori questione vista l’irreversibilità del divorzio deciso in prima persona da Toto Bulgheroni, proprio colui che a febbraio 2019 aveva scelto di estendere fino al 2022 il contratto già in essere fino al 2020 del coach pavese».
«Poi la società ha cambiato idea su un tecnico dalle indiscutibili capacità tecniche, i cui metodi – ben noti a tutti gli addetti ai lavori – col passare del tempo sono diventati sgraditi, a dispetto dei risultati del campo».
«Caja è un coach “totalizzante” nella gestione quotidiana e nelle strategie di mercato: ad un certo punto la società – posta di fronte al dilemma se dare priorità al coach pavese o all’acquisto bomba Luis Scola – ha scelto il carisma dell’ultimo arrivato, probabilmente perché logorata dal lungo rapporto con Artiglio (in sella dal dicembre 2016) e pentita di una estensione contrattuale così lunga».
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