La Poderosa saluta l’attività senior, ma continua l’attività giovanile
Dopo 27 anni di storia e una cavalcata
che, partita dalla Promozione, ha visto la realtà veregrense disputare per tre stagioni consecutive il
campionato di A2, la proprietà ha deciso di fare un passo indietro
Game over. Era nell’aria da tempo, da lunedì è ufficiale: la Poderosa Pallacanestro
Montegranaro ha ceduto il titolo sportivo di Serie A2 al Chieti Basket 1974 e non disputerà
campionati senior nella stagione che verrà. A dare l’annuncio ufficiale, in una conferenza stampa
tenutasi nel pomeriggio odierno, il vicepresidente Riccardo Bigioni, l’amministratore delegato
Ronny Bigioni e il responsabile marketing Dino Pizzuti. Dopo 27 anni di storia e una cavalcata
che, partita dalla Promozione, ha visto la realtà veregrense disputare per tre stagioni consecutive il
campionato di A2, la proprietà ha deciso di fare un passo indietro.
«Ce l’abbiamo messa tutta, ma continuare così era impossibile – ha chiarito Ronny Bigioni – le
difficoltà sono iniziate lo scorso anno, ma pensavamo di riuscire a tenere botta tagliando il budget
del 25-30%. Abbiamo sempre cercato di fare il passo secondo la gamba, già prima dell’emergenza
covid avevamo l’intenzione di percorrere questa strada. Il coronavirus è stato solo il colpo di
grazia. Dobbiamo ringraziare tutti gli sponsor che ci sono stati vicini in questi anni, ma continuare
così era dura, tanto più con il contratto con XL EXTRALIGHT® in scadenza al termine della
stagione. Abbiamo fatto un tentativo di cedere il titolo alla Sutor per provare a tenere la A2 in
questo territorio, una volta che ci hanno detto di no abbiamo aperto le porte agli amici di Chieti.
Sono gente seria, li conosciamo da tempo. La Poderosa, però, non scompare. Nella prossima
stagione sarà rappresentata da una squadra che militerà nel campionato Under 18 Eccellenza».
Già perché l’addio al basket che conta non significa addio al basket, anzi. La Scuola Basket
continuerà la sua attività trovando nell’Under 18 Eccellenza la sua punta di diamante, ma
continuando anche in tutte le fasce d’età sottostanti fino al minibasket. Un patrimonio sportivo e
sociale che non va dissipato. «Sono stati 13 anni, quelli della nostra proprietà, lunghi e pieni di
soddisfazioni – conferma Riccardo Bigioni – è un pezzo di cuore che oggi mettiamo nel cassetto.
L’ultimo anno è stato difficile, ma i primi due di Serie A2 sono stati esaltanti, un sogno ad occhi
aperti. Non usciamo dal basket, però. Torniamo alle origini, a quel settore giovanile che rilevammo
anni fa dalla Sutor quando ancora la Poderosa era in Serie C. Un progetto con il quale ci siamo
tolti diverse soddisfazioni, anche se logicamente negli ultimi anni gli sforzi sono stati concentrati in
massima parte sulla prima squadra. Abbiamo un patrimonio di 250 ragazzi, quando iniziammo
erano 32. Senza contare le collaborazioni con le tante società del territorio circostante. Abbiamo
avviato un discorso di collaborazione con la Sutor, anche se momentaneamente si è un po’ arenato
visto che loro sono concentrati sulla prima squadra in questa fase. E’ ovvio però che sarà quello lo
sbocco naturale della Scuola Basket, magari qualche ragazzo dell’Under 18 potrebbe anche dare
una mano alla Serie B».
Una cavalcata esaltante, una favola d’altri tempi quella della piccola Poderosa che si fa largo tra le
big del basket, che ospita la Coppa Italia, che sbanca il PalaDozza arrivando a un passo dalla Serie
A. Ricordi che non si possono cancellare. «Sono stati anni indimenticabili – conferma Pizzuti – e di
questo vanno ringraziati tutti coloro che hanno lavorato per questo, dai giocatori ai vari
componenti dello staff tecnico, societario e del marketing nessuno escluso, senza dimenticare il
fondamentale apporto del Poderosa Family. I Bigioni hanno fatto sforzi incommensurabili, sia a
livello economico che per il tempo dedicato a questa creatura e hanno subito attacchi che non
meritavano. Questa squadra è stata definita il giocattolo di famiglia, ma non è così. La scelta di
sposare i colori gialloblu, di aggiungere la dicitura "Pallacanestro Montegranaro" quando
all’epoca la nuova Sutor era ancora in Serie D andavano proprio nella direzione di far andare
tutta la città nella stessa direzione. Quella della Poderosa è stata un’occasione storica per
Montegranaro per avere di nuovo una squadra ad altissimo livello. Non ha funzionato e l’ultima
stagione ha testimoniato che non era possibile per questa città avere due realtà nei campionati
nazionali. Montegranaro è una città che ha primeggiato nelle scarpe e nel basket. Dobbiamo
lavorare tutti quanti affinché riesca a tornare in entrambe al posto che merita».