Serviva solo vincere per rimanere vivi e aggrapparsi alla matematica. Quella a non condannare ancora la Kigili che stavolta fa il suo superando nettamente, ma non senza patemi, Trento e facendo un piccolo passettino verso Napoli. Le prossime tre, una delle quali coi partenopei proprio al Paladozza, scriveranno la storia di questa stagione. Intanto oggi si raccoglie tutto il buono (22 di Benzing), nessun patema a rimbalzo (40-22), e quel 18-4 fra terzo e ultimo quarto che di fatto stende Trento.
I primi sprazi Fortitudo sono allarmanti: 12 punti incassati e 4 palloni buttati in tre minuti forzano Martino al primo stop. Si arriva fino al 13-18 prima di vedere carburare la Effe, sorretta dal solo Benzing (14 in 10′). Il primo soprasso è firmato Groselle (19-18), e da lì Bologna fa 13-2 con tanta Germania e le cavalcate di Fantinelli. Col “Fante” al voltante la Kigili mette un’altra faccia ma soprattutto vola fino al 34-23. Percentuali irreali, dominio a rimbalzo, a differenza della mattanza pesarese di tre giorni prima, prima del blackout che riazzera tutto: 6-17 esterno (o 0-11 a chiudere il tempo), con tre triple trentine, Frazier a sbagliare l’impossibile per la parità al 20′.
Si ricomincia e con due sgommate Bologna prova a riallontanarsi: 49-42 con tripla ancora di Benzing, e più in là 56-49 con Feldeine. Trento prova a ricucire, ma con la terza fuga casalinga è 62-54 al terzo stop. Si torna a parlare tedesco (Benzing 22) e la Kigili, che nel frattempo perde Feldeine per strada per una brutta botta, rimette prima dieci punticini, poi quattordici con le magie di Procida. Il parziale dice 18-4 Bologna (74-58). Stavolta la cavalcata è quella giusta e Trento non ne ha davvero più (15 punti segnati negli ultimi 12 minuti)
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