La sesta finale tra le due squadre più titolate del basket italiano è anche la quarta consecutiva. L’Olimpia ha vinto due delle ultime tre, si è imposta nel 2023 con il vantaggio del campo, si è imposta nel 2022 senza e ha perso nel 2021 quando lo aveva a favore. Quindi, i precedenti raccontano solo una parte della storia. In questa stagione, il fattore campo è stato sempre rispettato tra queste due squadre sia in Italia che in EuroLeague e in generale contando la stagione scorsa siamo a 13 successi consecutivi della squadra di casa. L’ultima vittoria dell’Olimpia a Bologna risale alla stagione regolare del 2022/23, girone di andata. L’ultima vittoria esterna risale alla stessa regular season nel girone di ritorno quando vinse la Virtus a Milano. Negli ultimi quattro anni, si sono affrontate 33 volte prima di andare in campo per Gara 1: anche se i roster sono cambiati ripetutamente, il livello di conoscenza reciproca è altissimo. Alla finale sono arrivate in modi differenti: la Virtus ha superato Tortona in cinque gare e Venezia in quattro; l’Olimpia ha impiegato quattro partite per eliminare Trento e tre per battere Brescia. Ma la Virtus in ogni caso è 5-0 in casa nei playoff, 18-2 in campionato, battuta da Venezia e Pistoia in stagione regolare. L’Olimpia porta in campo una striscia di sei vittorie consecutive in trasferta. Ambedue le squadre hanno avuto infortuni nel corso dei playoff: la Virtus ha battuto Venezia senza Iffe Lundberg; l’Olimpia ha giocato due gare a Trento senza Shavon Shields. Come successo altre volte, nei playoff l’Olimpia ha aumentato ritmo e produzione offensiva, passando da 82 a 89.4 punti per gara, più di quanto ne segni Bologna che in stagione regolare aveva l’attacco più prolifico, oltre gli 88 per gara.
NOTE – Gara 1 di Virtus Bologna-EA7 Emporio Armani Milano si gioca a Bologna giovedì 6 giugno alle ore 20:30 con diretta su DMAX, Nove, Eurosport 2, DAZN. Gara 2 si gioca sabato 8 giugno sempre alle 20:30 e sempre a Bologna
GLI ARBITRI – Roberto Begnis, Manuel Mazzoni, Guido Giovannetti.
COACH ETTORE MESSINA – “Loro hanno il vantaggio del fattore campo che tra queste due squadre negli ultimi tempi è stato spesso decisivo, per questo dobbiamo giocare subito due partite molto buone a Bologna, pur consapevoli di quanto sia difficile vincere su quel campo. Sarà quindi importante restare insieme, uniti, nei momenti di difficoltà, giocare con coesione in difesa e tentare di controllare i rimbalzi. Nei playoff, siamo andati migliorando di partita in partita e questo ci ha dato fiducia, ma penso che anche Bologna sia una squadra in fiducia, per cui saranno le piccole cose a fare la differenza”.
LA VIRTUS BOLOGNA – La Virtus Bologna affronta questa finale con il vantaggio del fattore campo in virtù della differenza punti negli scontri diretti in stagione regolare. La squadra allenata da Luca Banchi ha in Marco Belinelli e Tornike Shengelia le sue punte di diamante soprattutto in attacco. Belinelli nei playoff sta segnando 15.8 punti per gara con il 47.5% nel tiro da tre. Shengelia sta segnando 13.4 punti di media, ma ha fatto 12/18 da due nelle ultime due partite della serie vinta con la Reyer, mentre non ha giocato le prime due dei quarti di finale. Le guardie sono Daniel Hackett, Alessandro Pajola e Iffe Lundberg. Hackett è un giocatore fisico (6.2 punti e 3.6 assist per gara), di grande esperienza e leadership; Pajola è uomo da 5.2 punti e 3.9 assist di media ma soprattutto è un difensore ormai affermato; Lundberg a causa di un infortunio non ha giocato la serie con Venezia. In stagione ha 11.2 punti per gara con il 43.1% nel tiro da tre. All’ala piccola la prima scelta è normalmente Isaia Cordinier (9.0 punti e 3.8 rimbalzi), che gioca anche da guardia e ha notevole fisicità. Nei playoff, Awudu Abass è stato spesso decisivo e nelle ultime partite ha portato giù anche tanti rimbalzi (11 in Gara 4 a Venezia). In questo ruolo sono utilizzabili anche Ognjen Dobric e Rihards Lomasz. Nel reparto lunghi i centri sono Bryant Dunston e Ante Zizic; Achille Polonara è l’alternativa a Shengelia mentre Jordan Mickey può giocare in ambedue i ruoli avanzati. Dunston, uno dei centri che hanno fatto la storia del ruolo negli ultimi 12-15 anni, come Kyle Hines, è uomo da 5.4 punti, 3.7 rimbalzi e il 59.6% nel tiro da due. Il croato Zizic è un grande attaccante d’area (8.4 punti con il 73.0% da due), molto temibile a rimbalzo d’attacco (1.6 di media). Mickey produce 10.0 punti con il 63.0% da due, 4.5 rimbalzi di media. Polonara è un altro solido rimbalzista (4.7 per gara, 1.5 in attacco) che tira poco ma bene (5.9 punti di media, 67.1% da due). Il playmaker Bruno Mascolo all’occorrenza completa la rotazione dei piccoli.
LA VIRTUS CONNECTION – Giampaolo Ricci ha giocato nella Virtus Bologna per due stagioni vincendo lo scudetto del 2021 da Capitano. Daniel Hackett ha giocato a Milano due anni vincendo lo scudetto del 2014. Awudu Abass ha giocato due anni a Milano, dal 2017 al 2019 vincendo lo scudetto del 2018 e due volte la Supercoppa. Ettore Messina ha allenato nelle giovanili della Virtus fin dalla stagione 1983/84 quando era anche assistente di Alberto Bucci e come tale vinse lo scudetto battendo in finale proprio l’Olimpia. È diventato capo allenatore nella stagione 1989/90 rimanendovi fino alla stagione 1992/93 compresa, salvo tornarvi nel 1997 e rimanervi ancora fino al 2002. In queste due parentesi ha vinto due volte l’Eurolega (1998 e 2001), una volta la Coppa delle Coppe (1990), tre volte lo scudetto (1993, 1998 e 2001), tre volte la Coppa Italia. L’allenatore della Virtus Bologna, Luca Banchi è stato allenatore dell’Olimpia per due anni, dal 2013 al 2015 con uno scudetto vinto.
GARA 1 – Questa è l’11° finale che l’Olimpia affronta con il fattore campo contrario. Nei 10 precedenti è 4-6. Ha vinto lo scudetto nel 1982 (Pesaro), 1989 (Livorno), 1996 (Fortitudo), 2022 (Virtus). Nell’82 e nel ’22 ha vinto il titolo imponendosi subito in trasferta in Gara 1. Nell’89 e nel ’96 invece ha perso Gara 1. In assoluto, l’Olimpia è 10-11 in Gara 1 di finale. L’Olimpia è 9-1 nelle serie di finale in cui ha prevalso in Gara 1 (eccezione: Milano-Caserta 2-3 nel 1991). Viceversa, è 2-9 quando l’ha persa (eccezioni nel 1989 con Livorno e nel 1996 contro la Fortitudo.
FATTORE CAMPO – Nell’era Armani, l’Olimpia ha giocato la finale scudetto dieci volte, inclusa quella che sta per cominciare, vincendone cinque su nove. Quattro volte l’ha giocata con il fattore campo contro perdendo nel 2009, 2010 e 2012 contro Siena ma vincendo nel 2022 contro la Virtus Bologna
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