Thomas Heurtel ha tenuto una conferenza stampa infuocata in un hotel di Barcellona, durante la quale, insieme al suo agente David Carro, ha spiegato tutti i dettagli del mancato accordo con il Barça.
«La famiglia si riserva il diritto di intraprendere le azioni legali pertinenti; il caso è già nelle mani degli avvocati – ha dichiarato Carro – Non si può lavorare così. Se la parola data non vale nulla, si gioca su un altro piano. Hai pagato un volo, un hotel, hai scelto un numero di maglia, hai detto che non ci sarebbero stati problemi…».
Così invece il giocatore: «Sì, ovviamente si sono presi gioco di me. Prima mi hanno lasciato a Istanbul, ma questa volta è peggio: ho spostato i miei figli e mia moglie per venire qui. È una mancanza di rispetto enorme. Ero molto entusiasta di venire qui, era un’opportunità per entrambi. Credevo di poter aiutare un Barça in difficoltà quest’anno. Volevo rilanciare la mia carriera in un grande club come il Barça».
A prendere la decisione di far saltare il trasferimento sono state le perplessità del presidente del club Joan Laporta dopo le numerose critiche espresse dai tifosi blaugrana sui social media, successivamente alla notizia riportata da Mundo Deportivo.
L’operazione è stata definitivamente cancellata questa mattina, dopo una riunione a Parigi tra il dirigente responsabile della sezione basket Josep Cubells, il direttore sportivo Mario Fernández e l’allenatore Joan Peñarroya.
E secondo Carro, il principale responsabile del caos è Jose Cubells: «Non posso dire che sia Joan Laporta. Per me il responsabile è Josep Cubells, perché se mi dici che rappresenti il presidente, allora sei tu il responsabile. Se non hai il potere di decidere, non prenderti la responsabilità per altri».
Commenta
Visualizza commenti