Una trasferta insidiosa che aveva ormai preso a tutti gli effetti le sembianze di una sconfitta, fino all’arrivo della cometa uscita dalle mani di Kwan Cheatham (Carpegna Prosciutto Pesaro) che ha regalato la vittoria alla propria squadra. Non solo il tiro vincente allo scadere, ma anche una grande prestazione che gli ha permesso di ricevere il premio di miglior giocatore del quinto turno superando nelle preferenze Jaron Johnson (Openjobmetis Varese) e Frank Gaines (Pallacanestro Trieste).
Vincere all’ultimo secondo è sempre un’emozione fortissima, essere il protagonista di quella giocata però ti porta direttamente a sentirti leggero come una piuma ed invincibile allo stesso tempo. Kwan Cheatham ha sentito fin da subito quel potere tra i polpastrelli, perciò macchiare una partita quasi perfetta con una sconfitta non avrebbe lasciato nessuno soddisfatto. Il nativo di Vallejo ha trascorso 30 minuti in campo – il secondo più utilizzato dopo Davide Moretti – e i quattro falli da lui spesi avevano un peso ben diverso dal solito considerando l’uscita per falli proprio del già citato compagno e dell’altra bocca di fuoco Abdur-Rahkman; rimanere lucidi e concentrati non è mai semplice, soprattutto quando arrivano dalle tribune ostili i fischi di chi vuole uscire dal palazzetto con in tasca una vittoria. Cheatham era di un altro avviso, così come lo è stato per tutto l’arco della partita in cui ha armato la mano e colpito su più fronti del parquet: per lui 27 punti frutto di una shot selection accurata che lo ha visto chiudere con l’80% da due punti (4/5) e con il 75% da tre punti (6/8); non sono molte le statistiche messe a referto dal numero 55, il quale ha aggiunto 5 rimbalzi al suo tabellino per un 23 totale alla voce valutazione. La sua partita dall’arco dei 6.75 ha dimostrato ancora una volta la sua pericolosità dalla lunga distanza e nonostante una difesa serrata sull’ultimo possesso, la Germani Brescia non ha potuto nulla contro la magia del classe 1995.
Siamo di fronte ad un’ala prolifica con grande presenza a rimbalzo, poco avvezzo a tenere il pallone tra le mani se non per stracciare la retina. Coach Jasmin Repesa lo ha utilizzato più volte in uscita dalla panchina per dare nuovo ritmo alla squadra con l’idea di spaccare in due la partita; sebbene ci siano momenti in cui serve placare il suo istinto da tiratore, la possibilità di avere uno scorer della sua portata garantisce alla Carpegna Prosciutto Pesaro soluzioni differenti lungo il corso della gara. Una delle caratteristiche che stanno aiutando Cheatham ad inserirsi nel gruppo è senza dubbio la sua capacità di adattarsi ai quintetti in cui si trova: con Abdur-Rahkman e Moretti sul parquet diventa il secondo scorer della squadra, riceve sia dentro l’area per giocare in post sia sugli scarichi per concludere con una bomba da oltre l’arco; quando è in campo senza i due giocatori citati deve assumere il ruolo di leader e mettere in ritmo i compagni, una sorta di ago della bilancia che può favorire anche giocate differenti da quelle che le difese si aspettano creando confusione tra gli avversari. Non solo canestri però, perché l’ala statunitense mette chili e centimetri di spessore in mezzo all’area garantendo rimbalzi in difesa, ma altrettante second chance alla squadra ed è per questo che Kwan Cheatham è anche uno dei più pericolosi del campionato nel rimbalzo offensivo.
Il campionato del classe 1995 sembra aver assunto già in queste prime cinque giornate una forma ben precisa: il ruolo da sesto uomo è utile tanto a lui quanto alla squadra di coach Repesa, il quale ha trovato una valida macchina da punti da cui ottenere però ben altro durante la partita; i 27.6 minuti spesi in campo sono un numero decisamente elevato anche per un giocatore con un ruolo in uscita dalla panchina, questa è la fiducia che il capo allenatore sta riponendo nel prodotto degli Akron Zips. In queste prime uscite Cheatham sta registrando 16.2 punti di media (i 27 contro Brescia sono attualmente il suo massimo in carriera nel nostro campionato) tirando con il 41.7% da due punti (3.0 conclusioni a segno su 7.2 tentativi) e con il 41.2% da tre punti (2.8 canestri su 6.8 conclusioni tentate); sotto le plance raccoglie 6 rimbalzi a partita (di cui 2 offensivi) con un massimo di 8 catturati nella sconfitta contro Napoli, non scendendo mai sotto i 5 nelle restanti quattro gare. La media alla voce valutazione dice 11.8 con il suo massimo registrato proprio in occasione della vittoria del week-end (23), una crescita importante che sta regalando fiducia a Pesaro e al giocatore stesso, inseritosi alla perfezione nei meccanismi della nostra Serie A. Non essendo un portatore di palla eccelso, spesso le sue scelte possono portare a palle perse (per lui 2.2 a partita), un aspetto su cui sicuramente andrà a lavorare e che avrà i suoi miglioramenti nell’arco dell’intera stagione.
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