L’ultima, è stata la notte di Klay Thompson, di nuovo in campo con i suoi Golden State Warriors dopo 941 giorni. Prima lo stop nella drammatica finale con i Raptors, che lo vide tornare in campo per i tiri liberi su una gamba sola. Quindi lo stop della scorsa estate mentre stava ultimando il processo di recupero.
Nella notte, i 17 punti contro i Cavs in una squadra che torna a sognare il titolo dopo due anni difficili: «Non dimenticherò mai il sostegno dei tifosi alla squadra e a me. E’ stato divertente, è valso ogni giorno di attesa, ogni singolo giorno di lavoro».
Di fatto, è stata una festa alla Bay Arena: «Non voglio dire che pareva si fosse vinto un campionato, ma è stato qualcosa di dannatamente molto vicino».
In tutto Klay ha saltato 177 gare, ma ha preso subito il primo tiro: «Lui è così. Questo è Klay Thompson» il commento del compagno e amico Steph Curry.
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