Kabengele: “Treviso ha avuto una durezza mentale maggiore rispetto alla nostra”

Kabengele: “Treviso ha avuto una durezza mentale maggiore rispetto alla nostra”

Non è bastato alla Reyer un super Kabengele per vincere il derby con Treviso. Il lungo orogranata ha sfiorato la tripla doppia (17 punti, 21 rimbalzi e 9 falli subiti)

Non è bastata alla Reyer Venezia la grande prestazione di Kabengele per vincere il derby con Treviso. Il lungo orogranata ha sfiorato la tripla doppia terminando con 17 punti a cui ha aggiunto 21 rimbalzi oltre ai 9 falli subiti.

“Treviso ha avuto una durezza mentale maggiore rispetto alla nostra. Hanno giocato con tante penetrazioni, scarichi e molti extra pass mettendoci in grande difficoltà con questo tipo di gioco. Non siamo mai riusciti ad entrare nella partita perché loro sono stati più duri di noi. Dal canto nostro dobbiamo essere più cinici e concreti: abbiamo ancora tanto lavoro da fare”.

Cosa è cambiato rispetto alla partita contro l’Aris Salonicco?

“La differenza maggiore è che contro l’Aris Salonicco siamo entrati in campo con il fuoco dentro, un atteggiamento giusto e con la voglia di dare subito un messaggio a noi stessi e alla competizione. Con Treviso, invece, avevamo un atteggiamento diverso più difensivo. Non abbiamo messo in campo il giusto atteggiamento per una rivalità importante”.

Sulla sua prestazione straordinaria nonostante la sconfitta, ha sfiorato la tripla doppia.

“A parte i miei tiri liberi, penso di aver dato il mio contributo alla squadra. Io devo dare energia in campo, portare i blocchi giusti e duri, devo catturare i rimbalzi. Forse una cosa che mi è mancata è di ispirare i miei compagni a pensare a cosa posso fare per aiutare la squadra e miei compagni a vincere. Su questo aspetto dobbiamo tutti lavorare”.

Cosa pensa del nostro campionato: Bologna ha rischiato di perdere con Trapani, Milano ha perso con Trieste e voi il derby con Treviso.

“È un campionato molto veloce, fisico, è una lega che mi piace tantissimo ed è tra i più alti d’Europa. Un campionato di grande competitività e difficoltà ed è una cosa che apprezzo molto perché mi fa tenere alti gli standard di rendimento. Devi in più essere sempre pronto a giocare e qui in Italia non ci sono partite semplici. In più devo spendere una parola anche per la classe arbitrale italiana. Mi piace il metodo che hanno gli arbitri di gestire le partite, soprattutto nel modo di comunicare. Devo dire che mi hanno aiutato molto a diventare un giocatore migliore comunicando cosa sbagliavo. Ho tratto beneficio dal punto di vista anche tecnico per non commettere dei falli”.

Quanto è stato importante partire da inizio stagione con Venezia?

“Ovviamente è stato molto importante, perché abbiamo già chimica e ho solo dovuto migliorare quello che già conoscevo avendo già una base”.

Come si trova con Ennis?

“Quando giochi con un giocatore così forte, come Tyler, che ha tanta visione ed è tanto bravo a passare la palla vuoi dare il meglio di te perché tu devi stare al suo livello facendo dei blocchi per lui e fare altre cose per aiutarlo nel gioco”.