Il tentativo di mettere le mani addirittura su LeBron James prima della Trade Deadline rappresenta il perfetto esempio del desiderio di Joe Lacob di mantenere al più alto livello possibile i Golden State Warriors.
Il proprietario ha dichiarato più volte di voler vincere a tutti i costi e di essere disposto a fare qualsiasi cosa per raggiungere questo obiettivo. I payroll degli ultimi anni sono lì a testimoniarlo…
Con le scelte accumulate nella stagione 2019/20 i Warriors hanno scelto il centro James Wiseman nel 2020 e le ali Jonathan Kuminga e Moses Moody nel 2021. Lacob sperava di poter vincere, e contemporaneamente di far crescere i campioni del domani.
Strategia che in parte rimpiange.
“Avremmo potuto selezionare giocatori più pronti ma magari con un potenziale inferiore”, afferma Lacob a ESPN. “Pensavamo di avere più tempo con i nostri Big Three. Quanto di più? Non potevamo saperlo, non ne eravamo sicuri al cento per cento.
“Ora, unire la crescita dei giovani alle ambizioni dei Big Three, è lì che penso sia diventata troppo complicata”.
Lacob sperava di seguire il modello dei San Antonio Spurs, che riuscirono ad effettuare senza contraccolpi la transizione dall’era di Tim Duncan a quella di Kawhi Leonard.
Lacob ritiene che i Warriors abbiano un “asso nella manica” che li renderà immuni da qualsiasi rebuilding .
“È il motivo per cui non penso che proveremo mai, mai a toccare il fondo”.
“Siamo i Golden State Warriors”, continua Lacob, riferendosi al loro status da destinazione molto ambita per i free agent. “Credo nella nostra cultura. Credo che la voce si sia diffusa tra i giocatori. Potrei continuare all’infinito. Non sto cercando di vantarmi. Sto solo dicendo, questa è la nostra identità. Non toccheremo mai il fondo. Non mi accontenterò di quello. Non saremo mai un team qualsiasi”.
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