Matteo Jemoli, responsabile scouting della Openjobmetis Varese, nel corso di un’intervista con Varese Sport ha parlato anche degli ingaggi di Willie Cauley-Stein e Olivier Hanlan.
“Willie aveva molta voglia di iniziare un percorso europeo e la trattativa è stata anche abbastanza veloce. Abbiamo trovato un ragazzo con tanto entusiasmo e che ha sposato il nostro progetto. Siamo stati bravi a toccare le corde giuste e poi non dimentichiamoci che noi siamo un po’ diversi dalle solite società europee, abbiamo, dall’arrivo di Scola, assunto uno status molto americano, non solo per il modo di giocare ma anche nella gestione della società e questo sicuramente è stato un qualcosa che ha spinto Cauley-Stein a sceglierci. Abbiamo fatto un buon lavoro con gli agenti e con le agenzie che hanno presentato al giocatore il nostro progetto come solido e strutturato e questo ci ha permesso di arrivare a lui. La nostra filosofia di gioco non cambierà. Willie è un centro molto dinamico, forte fisicamente, verticale, che ama giocare in pick’n’roll e volare al ferro in attacco, come stoppare e lottare a rimbalzo in difesa. Insomma, una colonna che sicuramente ci darà una grossa mano sotto le plance”.
Sulla guardia canadese, che avrà il difficile compito di sostituire Markel Brown nel cuore dei tifosi di Varese.
“Volevamo un giocatore che avesse esperienza europea, anche nelle coppe, e ci è sembrato il profilo migliore per andare a sostituire Markel. Il paragone tra i due ci sta, forse Hanlan è più scorer rispetto a Brown anche se poi Markel nella scorsa stagione ha fatto tante partite come miglior marcatore o quasi. Volevamo un giocatore esperto che potesse fare anche da faro per i ragazzi che sono nuovi del basket europeo e lo abbiamo individuato in Olivier”.
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