Le rotazioni di Steve Kerr hanno fatto discutere spesso nel corso del Torneo Olimpico, comunque vinto da Team USA in finale contro la Francia.
Difficile se non impossibile accontentare tutti in un roster con 12 giocatori abituati a responsabilità e luci della ribalta nei rispettivi club.
Tra i più penalizzati dalle scelte del CT a stelle e strisce c’è di sicuro Jayson Tatum, non entrato in semifinale e impiegato per 11 minuti in finale.
“È stata un’esperienza dura dal punto di vista personale, ma non ho intenzione di prendere alcuna decisione ora in base alle emozioni del momento. Se mi chiedeste ora se giocherò nel 2028, mancano ben quattro anni e dovrei prendermi del tempo per pensarci. Quindi non prenderò alcuna decisione in base a come è stata questa esperienza o a come mi sono sentito individualmente”.
L’ala campione NBA in carica con i Boston Celtics ha parlato del sostegno ricevuto dai suoi tanti fan.
“Molte persone mi hanno mandato messaggi e mi hanno detto: “Assicurati che questo ti faccia da motivazione”, e questo lo apprezzo molto. Ci sono molte persone che si preoccupano per me….Penso che la parte difficile sia che sì, potrò utilizzare questa esperienza come motivazione, ma sono ancora un essere umano. … A volte non è facile vivere il momento, mi sono sacrificato e ho investito davvero molto in questo gioco, ho sempre lavorato molto, molto duramente. Quindi è stato complicato (vedere gli altri giocare). Come ho già detto, cercherò di imparare qualcosa anche da questa esperienza”.
Tatum ai Giochi ha messo insieme medie di 5.3 punti e 5.3 rimbalzi in 17 minuti nelle 4 partite in cui è sceso in campo.
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