Jaylen Brown: Non credo che Kyrie Irving sia antisemita, mi aspetto un ricorso della NBPA

Brown spera che l’incontro di oggi con Adam Silver serve a fare chiarezza sia sul futuro di Irving che sulla politica della NBA in materia di espressione sui social media.

Jaylen Brown, star dei Boston Celtics e vicepresidente NBPA, di recente ha parlato con il Boston Globe della sospensione subita da Kyrie Irving.


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“Alcuni giocatori mi hanno comunicato il loro disappunto per le condizioni che Kyrie Irving deve soddisfare per essere reintegrato. C’è una distinzione tra ciò che una persona dice a voce e ciò che  pubblica come link su una piattaforma social senza alcuna descrizione. C’è chi sostiene che non ci sia differenza e chi sostiene il contrario. Ma non si affronta questo particolare argomento nel nostro CBA. Non ci sono regole che impediscano ciò che ha fatto Kyrie. Questo è un territorio inesplorato per tutti. Forse possiamo guardare avanti, ma le condizioni che deve rispettare per tornare, credo che non solo a nome mio, ma anche come vicepresidente di molti giocatori, in tanti non siamo d’accordo con le condizioni richieste per il suo ritorno…E’ stata una violazione del Contratto Collettivo, mi aspetto che la NBPA faccia ricorso”.


Sul suo ex compagno di squadra.


“Non credo che Kyrie Irving sia antisemita. Non credo che i membri dei nostri organi direttivi pensino che sia antisemita. Ha commesso un errore”, continua Brown. “Da una prospettiva esterna ci rendiamo conto di quanto sia importante la sensibilità nel non tollerare discorsi di odio e non tollerare nulla di simile. Non vogliamo difendere qualcuno per non condannare i discorsi d’odio, ma non credo che Kyrie Irving sia antisemita. E spero che l’NBA la pensi allo stesso modo”.


Brown spera che l’incontro di oggi con Adam Silver serve a fare chiarezza sia sul futuro di Irving che sulla politica della NBA in materia di espressione sui social media.


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