Jasmin Repesa, coach degli Shark di Trapani, racconta il momento magico della sua squadra al Corriere dello Sport, seconda in classifica e protagonista di un campionato sorprendente.
«Lo meritano questa città, questa isola, questa gente meravigliosa. Sono tifosi competenti a cui il grande basket mancava da troppi anni. Poi la loro strada ha incrociato la grande ambizione di un personaggio fantastico come Valerio e allora pensare in grande non costa nulla. Con la squadra stiamo sostenendo la loro passione, li rendiamo fieri di essere trapanesi. Sui social, credo Instagram, abbiamo toccato 92.000 like. Vanno meglio gli Shark della Ferragni»
«Le cose vanno costruite passo dopo passo. Fondamenta solide e poi si mette il resto. Il mio presidente è come i tifosi: sogna e fa bene, perché è più giovane di me e ha tanta energia che lo spinge a dare, come proprietario, sempre di più. Gli arrivi di Eboua e Brown lo dimostrano. Io la posizione degli altri non la guardo, penso a noi»
«NBA in Europa? Non è ancora il momento. Esiste una differenza abissale tra il loro livello organizzativo e il nostro. Hanno budget inarrivabili per l’Europa. Andrà fatto tutto con calma, senza creare facili aspettative perché per loro la pallacanestro è un azienda che fa show, vende l’immagine e produce utili. Poi d sono gli impianti. Magari quando legge questa intervista Valerio ne penserà uno da 20.000 posti per portare un giorno la Nba in Sidlia»
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