Jamal Murray: Con Nikola Jokic parliamo la stessa lingua in campo, è un basket bellissimo
Jokic: Ricordo i tempi in cui si sentiva la palla rimbalzare sul parquet e non c’erano tanti tifosi. Ora c’è il tutto esaurito ogni sera…
Ok, non avrà vinto il terzo MVP consecutivo, ma in questi playoff Nikola Jokic sta dimostrando a suon di prestazioni di essere tra i migliori giocatori del mondo. Trascinando i Denver Nuggets alla loro prima finale NBA .
Il centro serbo ha raggiunto Wilt Chamberlain (1967) come unico giocatore nella storia dell’NBA a produrre una tripla-doppia di media in due serie di Playoff.
Eppure, nonostante l’ennesima annata da campione, Coach Malone è convinto che il suo giocatore non riceva il giusto credito dai media in primis, ma anche dagli appassionati.
“Tutti gli MVP che ha vinto (ultimo l’MVP della finale a Ovest) sono reali. Sono tutte le narrazioni intorno a lui che spesso sono sciocche. Ha una tripla-doppia di media. In campo vedete uno che gioca per le statistiche? Dategli il dannato rispetto che merita”.
Jokic dal canto suo preferisce pensare al percorso compiuto insieme ai suoi Nuggets.
“Ricordo i tempi in cui si sentiva la palla rimbalzare sul parquet e non c’erano tanti tifosi. Ora c’è il tutto esaurito ogni sera…”.
“Abbiamo battuto 4-0 i Lakers, una squadra molto, molto forte. In gara 4 LeBron ci ha mostrato di cosa è capace nel primo tempo, dominando la partita. Ma abbiamo trovato il modo di fargli prendere tiri più difficili nella ripresa”, conclude l’asso serbo.
Il pick’n’roll tra Jokic e Jamal Murray è il principale incubo delle difese avversarie.
“Penso che la nostra chimica sia ai massimi storici in questo momento, il modo in cui giochiamo, il modo in cui leggiamo le varie situazioni, non abbiamo bisogno nemmeno di parlare”, commenta il canadese ex Kentucky. “Parliamo la stessa lingua in campo, onestamente è un basket bellissimo. Ora sotto con le Finals, ci servono altre quattro vittorie”.