Jaleen Smith: Non saprei dire cosa non ha funzionato a Bologna, ora cercherò di aiutare il Partizan

Ciamillo-Castoria
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Smith: Non capita spesso di giocare per un allenatore come Željko Obradović

A poche ore dall’annuncio del suo approdo al Partizan, Jaleen Smith ha concesso un’intervista a MozzartSport in cui ha ripercorso le tappe principali della sua esperienza con la Segafredo Virtus Bologna.

“Nel corso della stagione mi sono trovato in una situazione strana, inusuale… Prima c’era Sergio Scariolo, che aveva un piano per me sia da playmaker che da guardia. Poi però non è stata risolta la situazione con Lundberg e nel frattempo è arrivato un nuovo allenatore, con il danese che alla fine è rimasto in squadra. Quindi con 3 guardie nel roster era solo questione di tempo perchè qualcuno finisse fuori dalla rotazione. L’allenatore ha avuto tutto il tempo di scegliere con chi costruire il suo sistema, ed è toccato a me rimanere fuori”.

Il motivo per cui non è stato impiegato da Banchi.

“Non saprei dire cosa non ha funzionato… Ho giocato 17 minuti contro il Maccabi, facendo anche bene. Poi abbiamo fatto visita al Baskonia e non ho giocato nemmeno un minuto, ed è stato piuttosto strano per me. Mi sono allenato regolarmente prima della partita ma non ho giocato.

Dopo di che mi sono preso una pausa di una partita per fare terapia alla caviglia, e da lì non ho giocato le successive partite. È stato tutto molto strano, ma per fortuna tutto si è risolto”.

Smith ha rivelato di aver chiesto al suo agente di trovare una nuova squadra dopo il doppio turno di Euroleague trascorso in panchina.

La guardia non vede l’ora di dare una mano al Partizan.

“Ci sono giocatori come Punter, LeDay, Nunnally….Tutta la squadra è fantastica. L’opportunità di giocare per il miglior allenatore europeo di tutti i tempi è un qualcosa che non puoi rifiutare, devi accettare quando ti arriva la chiamata… Non capita spesso di giocare per un allenatore come Željko Obradović. Inoltre, i tifosi sono un altro fattore importante. Avere un tale sostegno a ogni partita, giocare davanti a 20.000 tifosi sarà qualcosa di incredibile. Cercherò di dare alla squadra tutto quello che ho. Non voglio rovinare la chimica, ma essere qualcuno pronto ad aiutare in ogni modo possibile”.