Spissu 5.5 – Sì, 11 punti con 3/4 da 3 e 3 assist. Ma se l’Italia non gira, non produce, non riesce mai a costruire con continuità buoni tiri, è anche colpa del manico.
Mannion 5.5 – Ha coraggio, faccia tosta, entusiasmo, e anche discrete gambe. Ma è un “tiro al piccione” sfortunato: 4/12 dal campo, 0/3 da 3, 3 rimbalzi e 2 assist.
Biligha 5.5 – 5’ di pura voglia, ma con i lunghi ucraini c’è poco da fare.
Tonut 4.5 – Troppo timido, troppo impreciso al tiro, gli manca quella spinta nelle gambe per fare la differenza in avvicinamento. No, non va bene così.
Melli 4.5 – I falli diventano presto un problema, e lui non riesce ad entrare mai davvero in partita. Solo, o quasi, a combattere con i giganti ucraini, comprende che sì, il successo nelle qualificazioni mondiali è stata un’arma a doppio taglio. 2 punti in 22’ con 1/3 dal campo e 2 rimbalzi.
Fontecchio 6 – Fondamentalmente una gara onesta, 14 punti in 30’ con 6/13. Il problema è che da lui servono sempre prestazioni da 22/24 punti, o è notte fonda. Ed è un bel problema.
Tessitori ne
Ricci 6 – Si lucida i gomiti e si fa sentire più di Melli, per quanto non possa garantire miracoli. 9 punti e 4 rimbalzi.
Baldasso ne
Polonara 7 – Dinamite pura nelle gambe e tanta voglia di non arrendersi mai. Polonara fa il Polonara, ed è l’unico a tener fede alle attese: 17 punti con 5/11 dal campo e 7 rimbalzi.
Pajola ne
Datome 5 – 16’ con 1/6 dal campo, 1/3 dall’arco, e non riesce ad essere un fattore neanche nelle piccole cose, a parte uno sfondamento preso. Troppo poco.
Coach Pozzecco 4.5 – Non è il suo basket, ci mancherebbe, e ha cercato in tutti i modi di adeguarsi a questa “dimensione”. Ma se i giocatori ruotati sono di fatto 8 già con l’Ucraina, molto dipende anche dalle sue scelte in fase di convocazione.
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