“Abbiamo giocato meglio che contro Portorico, ma domani non potremo avere quei cali avuti oggi e giovedì, non potremo permetterci quei blackout“, esordisce così in zona mista Meo Sacchetti, per commentare il successo contro la Repubblica Dominicana che porta l’Italia alla Finale del Preolimpico di Belgrado. “Abbiamo finito bene il primo tempo e iniziato il secondo con la testa giusta. Nell’ultimo quarto avevo bisogno anche di dare riposo a chi ha giocato tanto giovedì e nella partita di oggi. Non si parla di singoli, ma voglio fare una menzione per Pajola: oggi ha voluto giocare a tutti i costi dopo che si era fatto male contro Portorico, sono contento di questo spirito perché è quello che ci ha permesso di arrivare dove siamo oggi. Adesso ci manca l’ultimo gradino, sappiamo che è molto alto“.
“Il sogno è vivo? Ci mancherebbe altro. Abbiamo sofferto nella prima partita, oggi abbiamo avuto alti e bassi, ma abbiamo convinzione e faccia tosta. Domani sarà una finale, ai ragazzi il contesto smuoverà qualcosa dentro. Sarà una partita tosta, ma dovremo giocare con aggressività, mente libera e faccia giusta. Se saranno più bravi di noi gli stringeremo la mano, ma dovremo dare tutto. I conti si faranno alla fine“, continua il CT azzurro. “Marjanovic è un giocatore difficile da marcare, ma anche lui dovrà esporsi a difendere sui nostri lunghi. Cosa darei per Tokyo? Non parlo mai prima. Se dovesse succedere ho già pensato a un paio di cose. La qualificazione, insieme allo scudetto di Sassari, sarebbe la più grande soddisfazione della mia carriera di allenatore“.
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