Giuseppe Mangone, CT dell’Italia Under 17, ha parlato con Paolo Spelorzi di Backdoor Podcast subito dopo l’impresa nella semifinale Mondiale contro la Turchia.
Italia in finale!
“Si, se pensiamo a come era iniziato il mondiale facciamo fatica a crederci, però la verità è che questo gruppo ha utilizzato nella maniera migliore le due sconfitte per unirsi e cementarsi e oggi hanno fatto una partita eccezionale, perché sono stati sempre aggressivi, sempre attenti, sempre pronti ad aiutarsi e poi siamo riusciti a produrre tanto nel primi due quarti senza fare canestri, quindi ancora ce li avevamo un pochettino a contatto, poi nel secondo tempo ci siamo sciolti un po’, abbiamo iniziato anche a fare i canestri che di solito segniamo e dopo abbiamo finito alla grande, posso solo dire che sono stati tutti eccezionali, perché hanno giocato ogni giorno la loro partita migliore, abbiamo avuto uno staff dietro dai miei assistenti al preparatore, al fisioterapista, al medico, agli accompagnatori, al capo delegazione, tutti si sono adoperati per costruire ogni giornata nella maniera migliore e quindi è una gioia che voglio condividere con tutti loro, perché ognuno è stato protagonista in positivo per costruire il gruppo che si è visto sul campo e quindi bene così”
Impossibile battere gli Stati Uniti?
Prima di tutto proveremo a riposarci, gli Stati Uniti stanno vincendo con uno scarto medio vicino ai 70 punti, hanno in testa un solo obiettivo che è quello di vincere loro, noi ci siamo regalati il sogno di giocare contro i migliori, quindi vuol dire che dopo di loro siamo la squadra che ha meritato di essere qua a giocarsi la finale di un mondiale, noi continuiamo con la stessa filosofia, quella cercare di giocare ogni giorno la nostra partita migliore rispetto al giorno precedente, quindi proveremo a fare una partita migliore di quella di oggi e poi alla fine guarderemo il punteggio finale e se avremo fatto quello che dovremmo fare saremo non felici ma strafelici per tutto quello che ci ha portato ad arrivare qui, che è fatto di tanta fatica, sacrifici, divertimento, ma il divertimento è nato dal fatto di farsi il mazzo durante gli allenamenti per poi dopo provare a fare delle belle cose in partita e quindi domani gioiremo perché siamo sicuri di tornare a casa con una medaglia che prima del mondiale era tutto tranne che scontata.
Sempre su BDP le altre interviste del CT Mangone nel corso dell’evento.
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