In corso la conferenza stampa di Sky e Fip per la presentazione dell’Italbasket per Eurobasket 2022. Qui gli aggiornamenti testuali di Sportando.
UFFICIALE Italbasket-Sky: accordo rinnovato sino al 2025 per la nazionale maschile e femminile
Gianni Petrucci: «Sky è sempre presente quando si parla di diritti tv. Siamo fieri. Oggi parlando alla squadra ho detto che questo Europeo sta superando tanti altri Europei per interesse. Eventi quasi tutti esauriti, è la dimostrazione che dopo 32 anni una prima fase in Italia è molto importante».
«Nel 2015, sulla carta, dissi che era la Nazionale più forte di sempre. Questa, sulla carta, non è su quel livello, per cui non creo aspettative, ma ci credo. E’ una nazionale che sta sempre in piedi durante la gara, c’è cuore».
«Gli sport popolari sono calcio e basket, l’NBA ce l’ha il basket. Mi auguro che la buona volontà di Sky sia chiarire le nostre difficoltà che altri non hanno».
Gianmarco Pozzecco: «La verità è che l’esperienza che fai in un club ti aiuta. Ma la cassa di risonanza è differente. Il club ti permette di essere deciso con i giocatori, qui non conoscendoli tutti devi tergiversare e fare dei tagli poi. Questo mi ha fatto soffrire di più»
«Li conoscevo più o meno tutti, per quanto non approfonditamente. Ho grande stima dei giocatori italiani. Li adoro. Non sono un grandissimo estimatore dell’NBA, ma a prescindere si gioca un altro basket che qui è meno reddittizio. Nel basket per club devi attingere a quel basket lì, mentre qui si punta su giocatori che parlano tutti la stessa lingua, dentro e fuori dal campo».
«La verità è che di giocatori interessanti in Italia ce ne sono tanti, ma non tantissimi. La scelta che ho fatto per arrivare ai 12 è stata una: riuscire a costruire un gruppo. Penso di aver avuto la fortuna di trovare 12 giocatori che oltre le motivazioni personali riescono quotidianamente a mettersi al servizio degli altri».
Gigi Datome: «Nove ragazzi hanno fatto l’Olimpiade. Sappiamo di avere dei limiti, ma questi ragazzi sanno che giocando in un certo modo si può fare qualcosa di bello e di grande. Aver già vissuto questa esperienza, averlo fatto succedere, può essere una consapevolezza importante per questo Eurobasket».
«Penso che si debba vivere questo evento come unico. Una fortuna essere qui, giocheremo per il Gallo ricordandoci che ci sarà tanta gente per noi. Essere felici di esserci, di questo onore».
Nicolò Melli: «Siamo consapevoli dei nostri limiti, e questo ci permette di costruire un’identità. In passato abbiamo avuto più talento, più opzioni, ora siamo sempre sotto taglia, dobbiamo correre, questo ci forza in una certa direzione. Nove dodicesimi di questa squadra ha centrato un risultato senza precedenti, in passato non aver ottenuto le Olimpiadi era un grande peso. Ce lo siamo tolti, andremo in campo per esaltare le nostre qualità. Non siamo nelle condizioni di aver paura, giochiamo con faccia tosta».
«Conosciamo bene le gerarchie dentro questa squadra. A differenza della gara con la Georgia, se andiamo sopra di 15 ci permette di distribuire di più lo sforzo. In queste competizioni, se puoi uccidere una gara, devi farlo. Se avremo questa possibilità dovremo prenderla per diluire il più possibile lo sforzo».
Le domande della stampa
Gigi Datome sui mancati titoli in azzurro: «Felice di esserci, di poter giocare queste competizioni. Spero che il risultato arrivi il prima possibile, altrimenti è parte dello sport. Banale dirlo, mi spiace molto non essere nei video dei trionfi della Nazionale».
Gianmarco Pozzecco su Giannis: «La verità è che già sono preoccupato di mio, già vivo con sofferenza ogni cosa, se mi concentrassi su Giannis sarei uno stronzo. Capisco che l’appassionato sia focalizzato su di lui, è affascinante, ma io ho problematiche quotidiane diverse. Se guardassi i suoi video cadrei in depressione, per fortuna ci saranno anche avversari più umani. Poi gli stimoli contro questi fenomeni ci sono sempre, mi affiderò alla pressione dei miei giocatori».
«E’ vero, è un Eurobasket molto competitivo come diceva Petrucci, però fa bene al nostro movimento. Il fatto che a Milano arrivino Giannis e altri giocatori NBA è solo un bene, anche se per noi più complicato in campo».
Su Gallinari: «L’unica cosa che ha senso dire è che tutti noi siamo clamorosamente dispiaciuti che il Gallo non possa partecipare all’Europeo. Capisco che tutto il resto possa interessare chi è fuori, ma per noi conta solo l’espressione dei suoi occhi quando ha capito che era fuori».
Sull’Estonia: «Fondamentalmente sono spettatore non pagante. Questi ragazzi si sono presentati molto concentrati oggi in palestra, quindi vivo con grande ottimismo tutto quello che dovranno affrontare, anche se avranno enormi difficoltà. La prima gara rappresenta delle insidie, non sarà semplice, ma la stima e la considerazione che ho di loro mi fa stare tranquillo».
Sull’Europeo: «Un allenatore meno fa, meglio è. Significa che c’è meno su cui mettere mano. Nei club, si sa, mi piace giocare enorme. Questa squadra enorme non è, ma mi piace apprezzare un tipo di gioco che di solito non sviluppo».
Nico Mannion: «Aspettavo tutte le estati per giocare. In Nazionale mi trovo molto bene, mi danno molta fiducia, quindi è molto importante».
Gianni Petrucci sugli obiettivi: «Qualsiasi squadra vuole arrivare a vincere, nessuno parte per non vincere. Questa squadra può arrivare dappertutto. Quando ti chiami Italia puoi vincere tutto»
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