Coach Gianmarco Pozzecco – 9
Ha avuto due meriti: proseguire senza scossoni il lavoro di Meo Sacchetti dopo Belgrado, tornare sui suoi passi dopo l’esclusione di Pajola contro l’Ucraina.
«I coach non devono fare danni» il riassunto del suo pensiero da sempre. E lui, di danni, non ne ha fatti. Ha certamente destato perplessità la sua decisione di puntare su 9 giocatori 9 rinunciando a gente come Della Valle o Spagnolo, ma in fondo ha portato la squadra ad avere una chance per arrivare in semifinale. Poi, i liberi di Fontecchio non sono entrati.
Che dire d’altro? Gianni Petrucci lo ha voluto per rilanciare l’immagine del gioco in Italia. Lui ha fatto parlare di sè, a volte in eccesso, ma ha lasciato il segno. Missione compiuta.
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