La conferenza stampa di Matteo Boniciolli dopo il successo contro Pesaro è già virale. Epica l’apertura: «Le mie scuse ai vostri colleghi della televisione perchè dopo la partita ho dovuto rimanere due minuti in camera di decompressione».
Il motivo: «Questo è un mestiere che mi farà morire prima del previsto. Però morire così è bello. E’ una vittoria della squadra, non mia, di dieci persone che si sono incontrate qua a Scafati per la prima volta e che hanno capito quanto sia bello vincere insieme. Ed è la vittoria del presidente, perchè società a fronte dell’ennesimo trauma della stagione, dal cambio di allenatore al giocatore più desiderato che decide di smettere».
«L’unica cosa che contesto non è la sostanza. Chi di voi segue un po’ il pugilato ricorderà il “No mas” di Duran (Carlos, nel match del 1980 con Sugar Ray Leonard, ndr), e credo che David abbia fatto così. Abbia detto basta. Da un punto di vista di forma si poteva farlo diversamente. Si poteva comunicarlo ai compagni, alla società, ma forse David non ama le celebrazioni, si sarebbe meritato un bell’applauso da parte dei tifosi, di tutti».
Ma, ripeto, una vittoria del presidente. Non in tanti avrebbero sostituito un giocatore in questo modo. E non in tanti avrebbero risposto così alle insinuazioni di questa fogna che è il Web. “A Scafati non pagano”, “Se n’è andato per colpa di Boniciolli. Il web è una fogna, e la lucidità e la serenità con la quale il presidente ha spiegato mettendo i punti sulle “i” fa sì che la vittoria sia sua e della squadra. Io ci ho messo poco questa sera».
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