Prima della partita di martedì sera, il Barcellona era 5-0 nelle partite finite entro i tre punti di scarto e 6-1 in quelle chiuse entro i cinque punti. Nessuna squadra era stata fino a quel momento altrettanto spietata nell’assicurarsi il successo nei finali tirati. La vittoria dell’Olimpia al Palau di due punti è stata la prima sconfitta di un solo possesso del Barcellona nella sua stagione europea. Ma c’è di più: l’Olimpia era stata autrice anche della precedente sconfitta più risicata del Barcellona. Nella partita di andata, a Milano, l’Olimpia vinse di cinque punti. È solo una statistica ma dice molto. L’Olimpia ha prevalso segnando 28 punti nel quarto conclusivo. Due anni fa aveva battuto lo stesso avversario, in casa, segnandone 31. Per il Barcellona è stata anche la prima sconfitta interna della stagione dopo nove vittorie.
74 continua ad essere il “magic number” della stagione di EuroLeague dell’Olimpia. Se Nicolas Laprovittola avesse segnato sulla sirena il tiro conclusivo, la terza tripla consecutiva del Barcellona, i blaugrana avrebbero chiuso la partita a quota 76 vincendola. L’Olimpia ha vinto tutte le sue 11 partite di EuroLeague subendo 74 punti o meno; è 10-0 quando ha subito meno di 74 punti ed è 11-1 quando ha subito 74 punti o meno. Ha perso con lo Zenit a San Pietroburgo subendone appunto 74.
Il canestro da tre di Malcolm Delaney non è stato quello del sorpasso, ma ha permesso all’Olimpia di prendere quattro punti di vantaggio nell’ultimo minuto costringendo il Barcellona a giocare di rincorsa, da una posizione svantaggiata. Ha ricordato il missile con cui l’anno scorso vinse la partita di Tel Aviv dopo un tempo supplementare. Allora, fu un tiro dalla media, questa volta è stato un missile, dal lato opposto del campo. Per tutta la partita, Coach Messina aveva usato o lui o Sergio Rodriguez. Solo negli ultimi cinque minuti è andato con la coppia di playmaker ed è stato quello l’assetto della vittoria. Due triple consecutive dei due registi hanno dato all’Olimpia il 6-0 che ha ribaltato la partita determinando la volata finale. “Queste sono le partite che l’anno scorso abbiamo perso, venimmo qui giocammo alla grande poi loro fecero un 20-0, 21-0 vincendo la gara. Venivamo da un periodo duro, di Covid, volevamo stare in partita e poi provare a fare la volata. È quello che abbiamo fatto. Queste sono le vittorie che vogliamo per arrivare al traguardo finale”.
Difficile fare confronti con la stagione passata perché il girone di andata tecnicamente non è ancora finito. L’Olimpia però ha giocato 17 partite, metà regular season, e ne ha vinte 11, due in più di quelle ottenute un anno fa quando chiuse 21-13, al quarto posto.
“Quando giochiamo così diventa più facile per tutti segnare – dice Sergio Rodriguez – vincere al Palau è complicato, venivamo da un periodo difficile tra infortuni e Covid, ma eravamo connessi, concentrati. Loro sono rientrati di forza nel terzo quarto, ma noi abbiamo risposto”, ha detto Sergio Rodriguez che ha segnato almeno una tripla in nove gare consecutive e 11 delle ultime 12 avvicinandosi ai 1.500 assist in carriera (è a meno nove adesso).
Jerian Grant ha giocato a Barcellona 31 minuti e 42 secondi, record personale in EuroLeague. Ben Bentil ha giocato oltre 30 minuti. Il suo massimo in carriera è di 33 in una gara del Panathinaikos contro il Real Madrid. Trey Kell ha segnato i primi due canestri della sua carriera di EuroLeague. Nicolò Melli è partito in quintetto per la 17° volta su 17. La sua prossima partita sarà la numero 100 in maglia Olimpia in EuroLeague. Il traguardo prima di lui è stato tagliato da Kaleb Tarczewski e Vlado Micov.
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