Desideroso di iniziare a faticare assieme ai nuovi compagni e consapevole di poter trascinare l’Allianz Pallacanestro Trieste ad un campionato da protagonista. Già dalle sue prime parole in biancorosso è emerso il carattere da vincente di Adrian Banks, l’acquisto più atteso della rosa guidata da coach Ciani. Il trentacinquenne, nativo di Memphis, ieri è sbarcato a Trieste mentre questa mattina dopo le visite mediche di rito a Pineta del Carso (Policlinico Triestino) ha mosso i primi passi sul parquet dell’Allianz Dome. La guardia, che in Italia ha fatto innamorare i tifosi di piazze calde come Brindisi e Bologna, si aggregherà domani al resto della squadra che quest’oggi ha svolto un’unica seduta di allenamento mattutina, incentrata su esercizi di potenziamento e sessioni di tiro.
Adrian, come stai dopo la chiusura della tua avventura a Bologna e perché hai scelto Trieste?
“Sono felice di incominciare questa nuova tappa della mia carriera dopo una stagione che, come Fortitudo, ci ha visto raggiungere l’obiettivo della salvezza. Ora però sono concentrato su Trieste, squadra che ho scelto sia per i legami di amicizia e conoscenza che ho per esempio con Daniele Cavaliero, Luca Campogrande, Fabio Mian sia per coach Ciani. Fin dai nostri primi dialoghi al telefono è emersa la sua umanità e la sua positività contagiosa”.
Qual è il tuo obiettivo principale per questa stagione?
“Voglio essere un leader positivo per la squadra. Aiutarla con l’impegno quotidiano ad essere competitiva e di conseguenza a vincere. Il coach mi ha chiesto di mettere a disposizione dei compagni la mia esperienza, la mia personalità e il mio agonismo. Cercherò di fare ciò fin dai primi giorni”.
Tu, in primis assieme a Cavaliero e Fernandez, sarete gli uomini d’esperienza del team. Cosa vorresti trasmettere ai più giovani?
“Ai più giovani, attraverso il lavoro quotidiano, vorrei far capire che anche nello sport non bisogna dare nulla per scontato. Ogni traguardo, piccolo o grande che sia, bisogna andarselo a prendere faticando giorno dopo giorno”.
Sei arrivato in una città che respira quotidianamente il basket. Questo elemento potrebbe alzare ancor di più il livello delle tue prestazioni?
“Veniamo da un anno molto complicato dove giocavamo senza pubblico. Le occasioni in cui sono venuto a Trieste ho incontrato una tifoseria calda e passionale. Se, come spero, la gente potrà venire ad assistere alle partite, sono certo che potrà darci una grande spinta a vincere”.
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