Il Decreto Crescita e lo Sport Italiano: Niente Proroga per i Benefici Fiscali

Il Decreto Crescita, che ha fornito vantaggi fiscali significativi al mondo dello sport, soprattutto al calcio italiano, non verrà prorogato oltre il 1° gennaio 2024

Il Decreto Crescita, che ha fornito vantaggi fiscali significativi al mondo dello sport, soprattutto al calcio italiano, non verrà prorogato oltre il 1° gennaio 2024.

Questa decisione, presa dopo un’ora di discussione nel Consiglio dei Ministri, significa che i nuovi giocatori che arriveranno in Serie A nella prossima finestra di mercato invernale non beneficeranno di alcun sgravio fiscale, pagando le stesse tasse degli altri italiani.

Contrariamente a quanto anticipato mercoledì, il clima attorno al Decreto Crescita è mutato durante la riunione preparatoria del Consiglio dei Ministri.

Matteo Salvini, segretario della Lega, si è opposto fermamente alla continuazione delle agevolazioni, sostenendo l’importanza di investire sui giovani italiani e nei vivai, piuttosto che concedere sconti fiscali ai giocatori stranieri multimilionari.

Tale posizione è stata supportata dall’assenza di proposte alternative come l’applicazione dei benefici solo a un giocatore per squadra o a coloro con ingaggi elevati.

La mediazione del ministro per lo Sport, Andrea Abodi, si è rivelata vana. Abodi aveva spiegato che l’abolizione immediata del Decreto avrebbe creato problemi al settore sportivo già in difficoltà, suggerendo che mantenerlo per altri due mesi avrebbe consentito una valutazione più approfondita delle conseguenze della sua cessazione.

Nonostante il sostegno della Lega Serie A calcistica e di tutti i club, questa proposta non è stata sufficiente per influenzare la decisione finale.