Isaiah Hartenstein è uno dei protagonisti dell’ottima regular season dei New York Knicks, attualmente quarti nella Eastern Conference con 44 vittorie in 73 partite.
Una posizione a dir poco ottima per un team che ha giocato buona parte della regular season senza il duo di big man titolari (Julius Randle ha disputato 46 partite, Mitchell Robinson appena 23, OG Anunoby ne ha giocate 17 dopo il suo arrivo dai Raptors).
Il 25enne big man nella sua seconda annata nella Big Apple è diventato un pilastro del team di coach Thibodeau:
La tabella indica i migliori ‘four-man lineup’ della Lega con almeno 100 minuti insieme sul parquet, con Hartenstein e Brunson nei 3 gruppi dei Knicks che hanno letteralmente dominato gli avversari.
In una recente intervista con CBS Sports, Hartenstein ha parlato del suo biennio a New York.
“Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarmi ai Knicks. Ma credo che, a meno che tu non sia davvero il miglior giocatore della squadra, devi adattarti al ruolo che ti viene richiesto dallo staff. Non puoi fare tutto quello che vuoi sul parquet. Quindi, se vuoi essere un giocatore vincente, devi essere in grado di adattarti. Ora mi trovo in una situazione perfetta, in cui mi è permesso di fare il mio gioco, e sta funzionando tutto molto bene”.
“Ora ho dimostrato che posso segnare e passare bene la palla, ma alla fine della giornata, qualunque sia il bisogno della mia squadra, sono in grado di adattarmi”, prosegue Hartenstein. “E credo che questo sia ciò che non riescono a fare molti giocatori che vorrebbero fare strada in NBA . È per questo che alcuni di loro escono dalla Lega, perché non sono in grado di adattarsi alle esigenze della propria squadra”.
I miglioramenti in difesa grazie a Draymond Green.
“Quando sono arrivato in NBA, la difesa era la cosa principale che mi teneva lontano dal campo. In una situazione così molti ragazzi iniziano a lamentarsi e si chiedono “Perché non sto giocando molto?”. Invece io in estate ho studiato a fondo il modo di difendere di Draymond Green”.
Hartenstein diventerà Free Agent al termine della stagione e con ogni probabilità firmerà il miglior contratto della sua carriera, ai Knicks o altrove.
“Penso di aver dimostrato che, a prescindere da quale big entri in campo, sono pronto per qualsiasi matchup. Non credo ci sia un centro con cui ho paura di misurarmi. Penso di aver dimostrato che sono uno starter NBA, e posso rivestire un ruolo importante in una squadra vincente”.
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