Guido Bagatta, storica voce del basket italiano e volto di riferimento per la copertura cestistica di Discovery, è intervenuto ai microfoni di Tutti Convocati su Radio 24, regalando una riflessione critica sull’attuale situazione dell’Olimpia Milano.
Il giornalista e telecronista non ha usato giri di parole: il roster meneghino, nonostante il talento e la guida di Ettore Messina, presenta lacune strutturali difficili da colmare nel contesto dell’Eurolega.
La scelta contro Trento: “Forse un errore”
Bagatta ha esordito commentando la decisione dello staff tecnico di schierare la miglior formazione possibile nella recente sfida di campionato contro Trento:
“La prima cosa forse è mettere la squadra al completo contro Trento per vincere quella partita prima di due così importanti con le due spagnole… con il senno di poi è stato un errore.”
Il nodo del playmaker
Ma il punto nevralgico del suo intervento riguarda la costruzione del roster milanese, con un’attenzione particolare al ruolo di playmaker:
“Il problema di questa squadra è che non c’è un playmaker vero. Dimitrijevic lo è, ma ieri Messina non l’ha fatto praticamente giocare. Bolmaro è un ottimo giocatore, ma non è un costruttore di gioco. Mannion non è il play che costruisce, almeno non come faceva Varese.”
Mancanza di un lungo dominante
Altro punto critico sottolineato da Bagatta è l’assenza di un centro dominante dopo l’infortunio di Nebo e l’addio a McCormack:
“Dopo aver ceduto McCormack, Milano non ha preso un altro lungo. Caruso sta migliorando a vista d’occhio, ma senza un centro che possa fare davvero la differenza d’impatto è dura. Gillespie non lo è, e anche ieri si è visto.”
Il giudizio finale: “Anche per Messina è dura”
La chiusura dell’intervento è emblematica e al tempo stesso rivelatrice della stima per Ettore Messina, ma anche della consapevolezza delle sfide che lo attendono:
“Senza uno che costruisca il gioco nel momento in cui serve costruire, è dura anche se sei Ettore Messina. Con tutto quello che hai in testa, in bacheca, l’esperienza, la bravura… contro un’Eurolega dove gli altri hanno tutto quello che a Milano manca, è comunque durissima.”
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