Guglielmo Caruso, reduce dall’ottima prestazione con Italbasket contro la Spagna, ha parlato al Corriere dello Sport e a La Prealpina. Ecco una selezione delle sue dichiarazioni.
SULLA PRESTAZIONE
«Non mi aspettavo una cosa del genere: ho cercato di trarre il massimo da ogni opportunità per aiutare la squadra a vincere e sono molto contento della mia prestazione perché è servita a fare risultato. È solo un punto di partenza, pur su un palcoscenico importante come quello azzurro, per me come persona e giocatore è una grande gratificazione».
SU GIANMARCO POZZECCO
«È molto diretto e da ex giocatore utilizza come arma le motivazioni: sa come parlare e che cosa i cestisti hanno bisogno di sentire. Non è la settimana di raduno che può diventare anche pesante: si è creato un bel gruppo e un bel clima. E, a dispetto del ricambio che c’è nelle finestre FIBA, va sottolineata la capacità del Poz e dello staff: hanno fatto un gran lavoro dando poche idee ma chiare, il resto lo fanno la chimica e le motivazioni».
SUL FUTURO
«È ancora molto presto e ho ancora un anno di contratto. Sono concentrato su quest’annata per me fondamentale. Giocare in Europa è un’ambizione, a fine anno vedremo con Varese a che punto saremo».
SUL SOGNO NBA
«Sarei un presuntuoso a dire che il mio obiettivo è quello. Ho ancora tanta strada da fare con Varese. Certo che, se penso agli italiani che già hanno avuto l’esperienza della NBA, mi piace fare come quando ero bambino; allora sognavo la Nazionale, ed è arrivata. Domani sognerò la NBA».
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