Gray: Non deve esistere partita facile o partita difficile, dobbiamo provare sempre a vincere

Ciamillo-Castoria
Ciamillo-Castoria

Gray è il top scorer del campionato davanti a Lamb e Olisevicius

Dopo una super performance da 34 punti contro l’Estra Pistoia, che gli ha permesso di confermarsi come top scorer della Serie A Unipol 2024/25 (21.3 punti segnati di media), Rob Gray è stato il protagonista della rubrica LBA “5 domande a…”

Nell’ultimo turno, Scafati ha dovuto correre una maratona intera prima di ottenere la vittoria: due overtime contro Pistoia, in una gara che sembrava non dover terminare. È stata dura, ma ha portato ad una vittoria cruciale, perciò qual è il clima nello spogliatoio in questo momento?

Sì, è stata una partita intensa che dovevamo portare a casa con qualsiasi mezzo. Tuttavia, il clima nello spogliatoio è sempre lo stesso. Dobbiamo sempre dare il massimo e rimanere concentrati; dobbiamo essere una squadra migliore, darci un obiettivo e conseguirlo. Non dobbiamo partire arrendevoli, ma darci sempre una chance e mostrarci capaci di ottenere vittorie contro qualsiasi avversaria. Non deve esistere partita facile o partita difficile: il nostro unico obiettivo deve essere vincere che sia nelle partite in casa o in quelle in trasferta.

Tu e Andrea Cinciarini siete rispettivamente il top scorer e il best assistman della Serie A Unipol. Ci racconteresti del tuo rapporto e del feeling che si è creato con lui?

Andrea Cinciarini è una leggenda di questo campionato, un giocatore di esperienza e capace di fare la differenza a qualsiasi livello. È un vincente per natura, ha disputato stagioni incredibili nella sua carriera e ha giocato in squadre davvero forti. Penso sia uno dei giocatori col QI cestistico più alto con cui io abbia giocato e si vede dalla sua capacità nel gestire i possessi, oltre che nel passare il pallone. Averlo in squadra è come avere un allenatore sul campo: ha una grande voglia di aiutare tutti quanti, ma soprattutto ha una leadership che lo rende speciale; Cinciarini è un esempio e lo dimostra ogni volta in allenamento. Siamo davvero lieti di avere in squadra uno come lui, averlo dalla nostra parte fa sicuramente più comodo che averlo come avversario.

Sembra ti sia subito adattato alla città e all’atmosfera che si respira a Scafati. Ti aspettavi una simile accoglienza dai tifosi e della piazza in generale?

Ho apprezzato fin da subito l’amore che mi ha mostrato la città, così come apprezzo il sostegno e l’energia che i tifosi ci danno ogni weekend. Tutti dicono che siamo noi i protagonisti, perché giochiamo e siamo quelli che decidono il destino di una partita, ma loro sono quelli che rendono tutto questo possibile. Il tifo, il calore e la loro voglia di venire a palazzo, tutto questo ci trasmette grande entusiasmo e rende le partite ancor più meritevoli di essere vissute.

Dopo averci giocato insieme, hai detto che Mike James è uno dei giocatori a cui ti ispiri di più. Cos’hai imparato dal suo gioco e dalla sua capacità di essere un “floor general” per la squadra?

Diciamo che proprio come Mike James, il mio atteggiamento sul campo è quello di un giocatore molto competitivo, fiducioso nei propri mezzi e istintivo, perciò non è cambiato molto giocando con lui, anzi forse ognuno di questi aspetti è cresciuto proprio giocando al suo fianco. Quello che ho cercato di “rubare” da lui è il suo modo di tirare, qualche trucco del mestiere da scorer. Ho cercato di aggiungere al mio arsenale qualche soluzione “off the dribble” in più, perché queste ho potuto impararle e migliorarle tutti i giorni in allenamento con Mike.

“Scoprendo la natura, puoi scoprire te stesso”. Vista la tua passione per i viaggi, questa citazione potrebbe appartenerti?

Credo che prendersi del tempo per se stessi e con se stessi, isolandosi nella natura, possa aiutare a scoprire qualcosa in più di noi stessi. Ci sono chiaramente tante variabili che entrano in gioco dal momento in cui ti trovi a “parlare” con il tuo ‘Io’ più interiore: alcune delle più importanti, secondo me, sono quelle di riuscire a guardare oltre, essere brutalmente onesti con se stessi e accettare la verità, anche quando potrebbe fare male.