Giuseppe Mangone, best coach dell’ultimo mondiale Under 17, commenta il percorso sul Corriere dello Sport.
«Questi ragazzi amano passarsi la palla in attacco e pressare in difesa insieme. In questo momento storico si va sempre più verso il concetto di individualismo, mentre per noi vale ancora il principio di squadra. Siamo fuori moda e speriamo di esserlo ancora, almeno finché non tornerà di moda…»
«Nelle prime gare abbiamo buttato al vento dei vantaggi enormi. Le sconfitte ci hanno unito ancora di più e con la Nuova Zelanda abbiamo girato il trend fino alla finalissima».
«E’ andata davvero così. L’ambiente intero ci ha caricato, seguito e spronato. Una menzione speciale la devo fare per Datome. Oltre a venirci a trovare in ritiro, con lui c’era un confronto quotidiano che tra l’altro ha portato bene».
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