Giovanni Malagò: L’Italia non rispetta le norme da due anni. La sanzione è automatica

Ospite di Radio Radio, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha lanciato un nuovo allarme

Ospite di Radio Radio, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha lanciato un nuovo allarme:

«Siamo sicuri che la Carta Olimpica, in particolare l’articolo 27, dice di fare obbligatoriamente delle cose che noi non stiamo facendo da due anni».

«Io non posso dire quello che succederà. E’ come se uno mi chiedesse: ma se uno infrange il codice penale viene sanzionato? E’ automatico che viene sanzionato. Il Governo italiano, visto che sono scaduti tutti i decreti attuativi precedenti e la Legge delega, deve fare un decreto per sistemare la situazione. Ormai tutti riconoscono che è una cosa assolutamente da fare, ma non c’è l’accordo su come scrivere la soluzione del problema tra le forze di maggioranza. Noi abbiamo una urgenza drammatica».

«Il 27 gennaio c’è l’esecutivo del Cio… usiamo la metafora del calcio per capire cosa può accadere: puoi essere espulso se fai subito un fallo grave oppure se hai preso un’ammonizione prima. Nel mondo del Comitato olimpico Internazionale, se ti ammoniscono la prima volta e poi la seconda volta, non ti puoi stupire se c’è una sanzione definitiva. Questa è la questione, la situazione perché il 27 gennaio è la data limite è perché è l’ultimo comitato esecutivo che farà il Cio prima delle elezioni del Cio stesso in cui si rinnovano le cariche. Noi poi dal 27 gennaio finiamo direttamente a marzo e le Olimpiadi cominciano il 23 luglio. L’esecutivo del Cio ha già detto al Governo italiano e al Presidente Conte che deve risolvere questo problema oggi…».