Gigi Datome è stato ospite di Sky Sport 24. Ecco alcune sue dichiarazioni:
SULLA PRESENZA
«La pressione c’è sempre. In Italia la notizia è quando perdiamo, non quando vinciamo. Però la pressione l’ho sempre ricercata, vuol dire responsabilità. Siamo un gruppo di giocatori ambizioso che vuole vincere».
SUI TIFOSI
«Personalmente mi manca il pubblico, questa serie playoff sarebbe stata molto più bella con i tifosi presenti».
SUL BARCELLONA E SULLE FINAL FOUR
«Una squadra con tutti i pezzi al posto giusto. Higgins ha vinto con il Cska, Calathes da giovane con il Panathinaikos, Brandon Davies è uno dei migliori giocatori di EuroLeague. L’esperienza di aver vissuto le Final Four ti aiuta ad essere sereno nei momenti caldi. Non si inventa niente, si lavora da inizio stagione per creare meccanismi in cui ogni possesso conta. Quindi arrivi lì pronto. E’ il fine settimana più bello che c’è nel basket europeo, felice di esserci per la quinta volta in fila».
SULL’ULTIMO TIRO
«A chi lo darei? A me. No no scherzo, secondo me ci sono dei giocatori che lo hanno fatto durante l’anno, come Shields, Delaney, Rodriguez… ma in Europa non c’è un Kobe o un LeBron, in cui sai che la palla andrà a lui. Bisogna vedere che cosa ti concedono le difese e scegliere il tiro migliore».
SULLA SUPERLEGA
«Ho rivisto corsi e ricorsi storici quando nacque l’EuroLeague, o quando ci sono stati capricci tra Fiba ed EuroLeague. Questa Superlega assomiglia molto a EuroLeague, che nel basket funziona. Ho visto le reazioni dei tifosi, le rispetto, ma andrà tutto bene fino a che questi miliardari decideranno di perderci dei soldi. Ritengo che lo sport si debba evolvere, e credo che la Superlega sia stato un tentativo di farlo evolvere».
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