Gigi Datome: Ettore Messina è dedizione

Gigi Datome: Ettore Messina è dedizione

Gigi Datome si è raccontato a Cesare Milanti di EuroHoops. Ecco alcuni passaggi sulla sua esperienza in Olimpia Milano

Gigi Datome si è raccontato a Cesare Milanti di EuroHoops. Ecco alcuni passaggi sulla sua esperienza in Olimpia Milano:

SU MILANO

“Ci sono alcuni angoli di Milano dove si possono trovare spazi più accessibili a livello umano. Il mio è una libreria nella zona di Giambellino, che si chiama Gogol”.

“Quando ho lasciato [il Fenerbahce], non sapevo nulla di Milano. Avevo la sensazione che quella potesse essere l’ultima volta che sarei stato a Istanbul. L’ultima notte, prima di partire, ho fatto una lunga passeggiata solitaria. Continuavo a ripetermi che odiavo andarmene. Ma quelli sono stati anni incredibili, che non dimenticherò mai”.

SU MELLI

“Abbiamo sempre messo l’obiettivo della squadra al primo posto, prima di tutto e tutti, mettendo da parte gli ego. Abbiamo sempre avuto serietà, impegno e dedizione. Lo prendo sempre in giro perché fa le statistiche più noiose al mondo, ma le più utili.”

“Mi sono ritirato con Milano, ma sembra che mi sia ritirato anche come giocatore del Fenerbahce. Mi hanno sempre dimostrato affetto. Tornare sarà bello: rivedere tanti amici, mostrare la mia Istanbul a mia moglie Chiara.”

SU ETTORE MESSINA

“Con Ettore [Messina] tutto si incentra sulla dedizione. Ce l’avevo già di mio, ma vederla in lui lascia un segno diverso. Le pretese che aveva non solo con i giocatori, ma anche con sé stesso, ti fanno capire che per fare le cose a un certo livello serve quello. Puoi tradurre questa lezione dal basket alla vita, come padre, lavoratore, compagno, amico. Qualunque cosa.”

“Vivere quotidianamente con grandi menti del basket come loro (Messina e Obradovic, ndr) ti fa crescere anche fuori dal campo. A meno che tu non voglia ascoltarli solo per il basket. Ma loro ti danno molto di più. Sono stati otto anni intensi, stancanti, mentalmente estenuanti e interminabili. Ma li rivivrei ancora se potessi.”