Gigi Brotto si è presentato alla stampa: Alla Vanoli con la stessa carica di un tempo

Brotto: La Vanoli è una bellissima realtà e a me piacciono le cose belle e positive. Sarebbe stata una grande perdita per la città di Cremona e per la pallacanestro se non fosse riuscita ad andare avanti.

È stato presentato oggi, presso la sala stampa del PalaRadi, il nuovo assistente allenatore della prima squadra, Pierluigi Brotto. Il suo è un gradito ritorno in maglia Vanoli. Gigi è stato infatti una bandiera biancoblu per ben dodici anni nei quali ha centrato, prima come giocatore e poi come assistente allenatore tutte le promozioni dalla B2 alla serie A.

 

A fare gli onori di casa ci hanno pensato Davide Pettinari, responsabile marketing della società, e Stefano Stabile di Consultinvest, socio fondatore e Presidente del Consorzio che nelle ultime settimane ha dato un futuro alla Vanoli Basket. Sue le prime parole della conferenza stampa: “Do innanzitutto il benvenuto a Gigi. A nome del Consorzio procediamo con quanto iniziato i primi giorni di luglio e che finora ha portato a ottenere il primo risultato dell’iscrizione alla serie A. L’obiettivo è quello di darci per settembre un asset che ci possa poi consentire di procedere, in sintonia con Aldo Vanoli e Davide Borsatti, con i lavori che serviranno a dare un futuro sempre più stabile alla società”.

 

Ha poi preso la parola il nuovo assistant coach Pierluigi Brotto: “Volevo innanzitutto ringraziare Flavio Portaluppi e Checco Rozzi che hanno avuto l’idea di riportarmi alla Vanoli, oltre naturalmente ad Aldo e Ruth Vanoli e Davide Borsatti che l’hanno avvallata. E infine, ma non da ultimo, un grazie va al Consorzio senza il quale non potrei essere qui.

La Vanoli è una bellissima realtà e a me piacciono le cose belle e positive. Sarebbe stata una grande perdita per la città di Cremona e per la pallacanestro se non fosse riuscita ad andare avanti.
Sono qui di nuovo con la stessa carica di un tempo; sono a disposizione dell’allenatore e dello staff tecnico per dare tutto me stesso nel fare il massimo e aiutare la squadra e la società.

 

Tornare in serie A con il ruolo di assistente è emozionante: la serie A è di un altro livello rispetto alla serie B; in questo momento mi sento come un bambino che il giorno di Natale riceve un regalo che aspetta da molto tempo. Voglio vivere questa esperienza al massimo.
Ho già svolto questo ruolo in passato e, tolta l’emozione iniziale, non penso che poi l’impatto sarà diverso rispetto agli anni precedenti.
Penso invece di aver maturato in questi anni due esperienze diverse, la prima come assistente allenatore e la seconda come head coach. Voglio portare entrambe al servizio mio e degli altri. Sono pronto e concentrato per rendermi disponibile nel mettere a disposizione ciò che ho imparato e, strada facendo, mi tarerò su quello che sarà più utile per il coach e per la squadra.

 

Per quanto riguarda coach Galbiati non lo conoscevo se non da avversario nelle giovanili. L’ho comunque seguito in questi anni nei quali è stato assistente allenatore e head coach in serie A e Serie A2. Fin da subito ci siamo messi al lavoro e abbiamo già parlato dei programmi tecnici e organizzativi. Ho trovato una persona pratica, che va subito al sodo. È giovane ma estremamente competente, concreto e con le idee chiare. Entrambi ci siamo focalizzati immediatamente sul presente. Abbiamo intrapreso questa strada insieme e vogliamo percorrerla insieme”.