La delusione di Giannis Antetokounmpo è palpabile. Dopo la sconfitta in Gara 5 contro gli Indiana Pacers (119-118 ai supplementari), che ha sancito la terza eliminazione consecutiva dei Milwaukee Bucks al primo turno dei playoff, il fuoriclasse greco ha parlato apertamente del suo stato d’animo. Ma non del suo futuro.
“Non è una bella sensazione,” ha ammesso Giannis, autore di una storica tripla doppia da 30 punti, 20 rimbalzi e 13 assist. “Devo guardarmi allo specchio e capire come migliorare. Come squadra lavoriamo duro, giochiamo nel modo giusto. Perdere fa male, ma dobbiamo continuare su questa strada.”
Alla domanda su un possibile addio a Milwaukee, Antetokounmpo ha tagliato corto: “Non voglio fare questo discorso. So già come verrebbe interpretato. Non lo so, vorrei solo essere ancora lì fuori a giocare.”
La frustrazione è aumentata dal fatto che i Bucks non sono riusciti a vincere per Damian Lillard, costretto a fermarsi per la rottura del tendine d’Achille nella gara precedente, dopo essere già tornato in anticipo da un problema di coagulo al sangue. “Sentivamo di dover questa partita a Dame. Ha sacrificato il suo corpo per noi,” ha detto Giannis.
I Bucks erano partiti fortissimo con un 13-0 iniziale grazie a un quintetto inedito (Green, Portis, Porter Jr., Antetokounmpo e Trent Jr.). Trent ha chiuso con 33 punti, ma due sue palle perse nei momenti chiave hanno permesso il rientro dei Pacers, che hanno chiuso la sfida con un parziale di 8-0 in 40 secondi.
Doc Rivers ha elogiato il suo leader: “Gli ho detto che mi serviva Magic Johnson in transizione. Poi all’intervallo gli ho detto: ora voglio Giannis. È stata una delle sue migliori partite, perché ha fatto tutto, non solo punti.”
Antetokounmpo ha colto nella sua prestazione un segnale per il futuro: “Penso che questa sarà la mia prossima evoluzione: essere un vero point forward. Se avrò l’occasione di tornare l’anno prossimo in quel ruolo, potrò aiutare ancora di più la squadra.”
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