Il presidente della FIP Gianni Petrucci protagonista su Tuttosport nella lunga intervista concessa a Piero Guerrini. Ecco alcuni passaggi chiave.
SUL POZ
«Io sono sempre stato contrario (sul doppio incarico). Ma è come quando un calciatore non vuole restare in una società. Pozzecco voleva fare esperienza in Eurolega, sono contento per lui e lo sento quasi ogni giorno. È un trascinatore, auguro che abbia fortuna e i primi risultati sono positivi. Il rinnovo? Dopo, dopo. Bisogna vedere tante cose, Poz sa che ha la mia fiducia. Umanamente il rinnovo c’è, poi c’è l’aspetto materiale e concreto».
SULLA RIELEZIONE
«Voglio candidarmi e mi ricandido. È cambiata la legge e se Dio vuole mi ricandido. Finché avrò la lucidità ritengo di avere titoli, competenze e persone capaci intorno. L’altro giorno mi ha chiamato un grande giocatore che ha appena lasciato. Sarà con noi nella finestra di febbraio delle qualificazioni, non solo capo delegazione, ma per i rapporti internazionali. È Gigi Datome, stimato in tutto il mondo del basket, un ambasciatore. È con Milano, ma ho parlato con Ettore Messina ed è d’accordo. Datome sarà parte attiva per la Nazionale insieme con Trainotti».
«Voglio chiarire: il presidente del comitato regionale è convinto di avere tutti i voti della Lombardia, ci confronteremo al momento opportuno, se avrò un avversario. Io sono sereno, sarà quel che sarà. Ho avuto tante soddisfazioni, me ne vorrei prendere ancora un’altra. Gli altri devono essere più bravi. Per quanto riguarda il comitato è nato un altro problema che stiamo esaminando. Ma non voglio parlare, porterò tutti i documenti in consiglio federale. Ho la coscienza a posto, sono allenato alle elezioni».
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