Gianni Petrucci, presidente FIP appena riconfermato, ha parlato con il Corriere dello Sport. Ecco alcune dichiarazioni.
SULLA VITTORIA
«C’è chi si è divertito a dire che ero bollito. Si vede, invece, che in tanti nel basket non lo pensano. Come, mi chiedo, Trump che è del 1946 è giovane ed io che ho un anno in più sono vecchio? Mi diverto a leggere certe cose. Per me una competizione elettorale si gioca sul proporre non sul distruggere. Sono tutti bravi a dire cosa non va, in qualunque campo. Più difficile guardare al futuro con idee, riconoscendo anche i propri errori. Non ho attaccato mai, a differenza di altri».
SUGLI ATTACCHI
«Certi attacchi scomposti che ho subito hanno ferito e fatto male alla mia famiglia. Ognuno sceglie la strada che vuole in una competizione elettorale, io non l’avrei mai fatto. Non c’è giorno senza croce, recita il Vangelo. Bisogna sopportarli. Qualche mese fa ho toccato la morte con mano (Petrucci si riferisce a un terribile incidente automobilistico, ndc). So cosa significa. Forse per questo guardo con ottimismo al futuro. Mi piace sottolineare che la mia rielezione sia avvenuta nella ricorrenza della giornata Mondiale della Pallacanestro».
SULLA SQUADRA DI LAVORO
«Ho al mio fianco in questo cammino le tre leghe, quella di A, la Nazionale Pallacanestro e quella femminile, che stanno facendo un grandissimo lavoro. Ecco, per capirci, gli attacchi contro queste organizzazioni hanno ferito me e tutto il movimento. Sappiamo cosa ci attende, gli errori fatti e le cose da mettere come priorità per il futuro. C’è attenzione sulla pallacanestro italiana. I palazzetti sono pieni, il pubblico aumenta, andiamo in tv anche in chiaro oltre che su alcuni canali a pagamento. Quanto era che il basket femminile non aveva dirette sulla Rai per il campionato e l’Europa? Ora accade».
SUL SEGRETO DEL RILANCIO
«Una medaglia alle Olimpiadi sarebbe il massimo. Ottenere risultati è importantissimo. Lo dico a Pozzecco che è qui con noi a condividere questi momenti. Ci scontriamo però con situazioni complicate e con due competizioni che che spesso ci negano gli azzurri come l’Eurolega e la Nba».
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