Gianni Petrucci e la Virtus: Quando ci si iscrive ad un campionato servono etica e disponibilità

Gianni Petrucci e la Virtus: Quando ci si iscrive ad un campionato servono etica e disponibilità

Gianni Petrucci, presidente della FIP, è intervenuto a Basket On-ER

Gianni Petrucci, presidente della FIP, è intervenuto a Basket On-ER. Questi alcuni temi toccati:

SULL’ACCORDO PER L’ANTICIPO DI OLIMPIA-VIRTUS

«Quando parlo suscito sempre polemiche, ma non mi dispiace più di tanto, chi mi conosce lo sa. Voglio ringraziare Bodiroga, potrebbe essere il presupposto per un accordo successivo Fiba-EuroLeague. Non mi stancherò mai di dire che la Nazionale è certamente più importante dell’Eurolega».

SU PAOLO BANCHERO

«Noi speriamo di avere la sua disponibilità se ci qualificheremo per i Mondiali. Tra qualche mese lo andremo a trovare ad Orlando».

SULL MANCATA CONVOCAZIONE DI MELLI

«Ho capito la situazione di Melli, ha parlato con il ct, e il ct è stato disponibile. Vi sono dei momenti in cui serve intelligenza, Pozzecco ne ha avuta. Poi certo, Melli è un giocatore molto importante per questa Nazionale, bisognerà fare di necessità virtù».

SUI RAPPORTI CON LA VIRTUS

«Nella vita Petrucci ha fatto di tutto nello sport. Io credo che, quando ci si iscrive ad un campionato, si debba avere un’etica e una disponibilità sempre dentro le righe. Mi fermo qua. Io ritengo che la mia presenza a vedere quella partita possa creare dei problemi, e quindi evito. Nella vita si può fare a meno di tante cose, tranne che di nostro Signore. Quindi io mi faccio questa privazione. Poi nella vita mai dire mai, io sono un cattolico peccatore…».

SUGLI ARBITRI

«Gli italiani stanno andando bene penso, poi ogni società è scontenta quando perde e dà sempre la colpa all’arbitro. Anche questo sta nella maturità di un dirigente. Vince sempre di fatto la squadra più forte».

SU MESSINA

«Quella frase su Messina? Era una battuta, lui era sul palco e io in prima fila. Mi è stata fatta una domanda, la risposta andava interpretata per quel che era, una battuta. E’ stata, invece, riportata sui giornali come una mia pazzia. Questo episodio ha poi implementato un pò di sfiducia a Bologna, solo in una società».