Gianni Petrucci, presidente FIP, è intervenuto anche ai microfoni di Sky Sport 24. Questa la sua risposta in merito alla chiusura del rapporto con Meo Sacchetti: «Quando si esaurisce un rapporto è inutile andare avanti. Nelle ultime settimane il rapporto si era deteriorato. Il rapporto di un coach è diretto con il presidente, quando questo rapporto viene meno vuol dire che si è deteriorato».
Sul tweet di Sacchetti: «Non volevo aumentare il livello della discussione con Meo Sacchetti. Ha fatto una dichiarazione logica e giusta dal suo punto di vista, dove ha ringraziato tutti meno che la Federazione. Non riesco a comprendere perchè, e non sono di primo pelo: quando si assume un allenatore si ringrazia la federazione, quando il rapporto si conclude la Federazione non ha fatto nulla. Questo a sottolineare un rapporto che si era deteriorato».
«Ci siamo lasciati con un abbraccio, probabilmente anche freddo, ma civilmente. Ci siamo visti a Roma e gli ho detto che non me la sentivo di andare avanti con lui».
«Tanto vale tagliare subito. Sono fatto così, ai posteri l’ardua sentenza. Gli allenatori, come i presidenti, vanno e vengono. La responsabilità è mia».
«Non è mai divergenza su questioni tecniche. Mai nella mia vita sono entrato in uno spogliatoio, neanche nel calcio. Era proprio che non condividevamo il lavoro fatto».
«Sono un decisionista. Non me la sono sentito di arrivare all’Europeo in questa situazione».
E sul successore: «Sarà annunciato tra una settimana. Ovviamente un’idea ce l’abbiamo».
Sui nomi di Messina e Pozzecco per la successione: «Non le dirò il nome. Rispondo con un sorriso».
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