Gianmarco Pozzecco: Tillman? Decisione sul portarlo in campo quasi più tecnica che medico-sanitaria

Il coach del Banco di Sardegna Sassari: I coach lavorano sul concetto di squadra, poi non riescono a fare squadra tra loro

Conferenza stampa pre-Fortitudo Bologna per Gianmarco Pozzecco. Ecco alcuni passaggi.

SU JUSTIN TILLMAN

«Anche per strada un tifoso mi ha posto la stessa domanda. Siamo tutti molto curiosi di vederlo in campo. Si sta allenando. Ma dobbiamo ancora prendere questa decisione che è quasi più tecnica che medico-sanitaria. Però è una decisione che dobbiamo prendere insieme allo staff ed alla società.».

SU JASON BURNELL

«Burnell non si é allenato in questi ultimi giorni. Ha dovuto fare anche un tampone, perchè di questi tempi, anche con la tosse, questa è la procedura normale. A questo proposito approfitto per ringraziare il Professor Sergio Babudieri, il Dott. Catello Panu Napodano e tutto lo staff che si prendono cura della Dinamo e di tutta la comunità. Dobbiamo essere grati a quelli che sono i veri eroi in questo momento e ringraziare di cuore lo staff sanitario sassarese che sta lavorando con grande professionalità».

SULLA FORTITUDO BOLOGNA

«In comune abbiamo il fatto di essere due squadre che hanno cambiato molto. Ma direi che giochiamo in maniera totalmente diversa, proprio per la natura stessa dei due coach».

SUI COACH

«I coach sono in effetti focalizzati sul concetto di squadra, come pensavo quando ero giocatore. L’obiettivo è mettere insieme gli obiettivi individuali con quelli di squadra, far comprendere la gratificazione della vittoria che passa per il “fare squadra”. Poi, quando ci troviamo tra allenatori, e discutiamo tra di noi, non riusciamo a fare squadra. E’ incredibile».

DEDICA AL FIGLIO DI STEFANO GENTILE

Dopo la partita di Roma ho dimenticato di dedicare la vittoria a Ferdinando Gentile, il primogenito del nostro Stefano: il solo nominarlo è uno tsunami per il mondo del basket italiano, chi come me ha affrontato Nando Gentile -suo nonno- sul campo sa che emozione susciti pensare che le prossime generazioni dovranno vedersela sul parquet con un suo omonimo. Gli dedichiamo anche se in ritardo la vittoria di domenica scorsa perché siamo entusiasti di condividere la gioia del suo arrivo con Stefano e Altea.