Gianmarco Pozzecco, ct di Italbasket, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Piccolo.
«La Federazione ha sicuramente un peso e una responsabilità importante e, credo di non dire nulla di nuovo, secondo me la strada della continuità può essere quella giusta per garantire il necessario equilibrio. Detto questo, penso ci sia un attimo da sfatare questo mito legato al ruolo della Fip che è si centrale ma non può sostituirsi al lavoro della Lega e delle società. So che mettere d’accordo tutti non è facile e conciliare le esigenze di realtà molto diverse è complicato ma il lavoro fatto e in generale quello che si sta facendo sta andando in quella direzione. In questo senso possiamo guardare all’esempio della Nba».
«La Nba decide indipendentemente dalla volontà delle società cercando di imporre regole per perseguire l’interesse comune. Mondi e realtà diverse ma un esempio che potrebbe essere seguito. In Italia, però, trovare una sintesi tra l’interesse delle grandi società e quelli di realtà più piccole è certamente complicato. Servirebbe una visione comune che oggi manca perchè a volte si tende a guardare esclusivamente il proprio orticello. Da ct della nazionale l’unica cosa che posso sottolineare è l’importanza di allargare il bacino di utenza e per far si che questo avvenga c’è bisogno di far giocare i nostri giocatori. E’ più facile che a Trieste, per capirci, un bambino abbia il desiderio di emulare le gesta di Michele Ruzzier piuttosto che di un giocatore straniero. Poi però, e torniamo al discorso di prima, ogni società ha le sue esigenze e far giocare gli italiani oppure dare spazio ai giovani non è magari funzionale agli obiettivi che si è data nel corso della stagione».
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