Gianmarco Pozzecco, coach della Dinamo Sassari, si concentra sulla prossima sfida con Olimpia Milano dopo il pesante ko in BCL con il Bakken Bears.
SUL TIMEOUT DI MERCOLEDI’
«Ci sono cose che detestavo del Gianmarco giocatore, e detesto del Gianmarco allenatore. Abbiamo iniziato con il club un mio percorso di crescita che ha dato grandi risultati. Ogni tanto commetto degli errori, ne ho commesso uno e sono dispiaciuto per le persone che mi stanno intorno, per la società, Stefano… non succederà più»
SU MILANO
«La gara di domenica è complicata. Milano sta giocando un basket di alto livello, è vero che ha avuto due impegni settimanali duri, ma dopo due successi la positività gli darà più forza nel recupero. Hanno anche una rosa ampia, e adeguata a giocare più gare»
«Noi veniamo da una sconfitta negativa, partiremo forse con meno entusiasmo. Sono gare che negli ultimi anni ci hanno dato grandi emozioni, quindi il desiderio di una gara entusiasmante ci sarà»
SUL MERCATO
«Allargare la rosa è scelta semplicistica, che condivido raramente. Penso che durante l’anno la squadra abbia dei momenti in cui fa le cose meno bene, non devi essere condizionato così tanto da andare sul mercato. Ma le riflessioni vanno fatte, ad oggi abbiamo ogni tanto subito a rimbalzo, mai come mercoledì, e possiamo fare meglio. A livello di fisicità dobbiamo riuscire ad avere la possibilità di arginare situazioni come quelle di mercoledì»
«E’ cosa in cui credo molto. Ho sempre pensato che avere una squadra fisica, soprattutto a livello di campionato italiano, dia un grande vantaggio»
«Giochiamo meno degli anni scorsi. Devecchi e Treier hanno fatto ottime cose quest’anno, Gandini ci ha aiutato spesso. E’ vero che mi piacciono le rotazioni corte, far giocare di più Justin potrebbe aiutarlo di più, anche se è evidente che oggi giochiamo meglio con Miro e Bendzius in campo»
SULL’ASPETTO PSICOLOGICO
«Quando sono arrivato qua, due anni fa, nessuno pensava ad esempio che Achille Polonara potesse fare bene in EuroLeague. Non per il suo talento, ma perché ha acquisito una consapevolezza diversa. Ecco perché l’aspetto psicologico è importante, e su questo lavoreremo con Justin Tillman».
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