Il nuovo allenatore della Germani Brescia, coach Peppe Poeta, è stato presentato alla stampa nella giornata odierna. Queste le sue parole.
Sulle prime sensazioni: “Sono emozionato, con Brescia ho sempre sentito di avere un certo feeling anche se venivo da avversario. Anche io saluto e ringrazio Magro per quanto ha fatto, Brescia con lui esprimeva una bellissima pallacanestro”.
I tifosi bresciani temono un ridimensionamento: “Parte un nuovo ciclo, ci vorrà un po’ di pazienza, il roster cambierà. Io porto tutto il mio entusiasmo. Ho imparato dal più bravo ovvero Ettore Messina. Ho parlato con un paio di giocatori che resteranno, non dico quali ovviamente. Con Ferrari non abbiamo parlato di obiettivi, quelli verranno cammin facendo. Abbiamo un’idea di trasversalità, la pallacanestro a Brescia è anche sociale. Le emozioni possono essere fare i playoff da ottavo oppure la semifinale scudetto oppure vincere una Coppa Italia… O perderla (ride, ricordando quando la Germani fu sconfitta da Torino nella quale proprio Poeta giocava, ndr). Non dovremo dare nulla per scontato e goderci quello che abbiamo”.
Sulla sua idea di pallacanestro: “Mi piace correre e giocare in campo aperto, ma anche una pallacanestro di organizzazione. Passarsi la palla, giocare insieme, avere flusso di gioco, saranno cose primarie”.
Quanti nuovi giocatori ci saranno? “Le cose che funzionano non vanno cambiate. Ci saranno – continua Poeta – un paio di pedine nuove. Arriveranno giocatori da Milano? Vediamo, è un discorso delicato. E’ invece ufficiale che non giocheremo le coppe europee. Capobianco per me è stato un secondo padre, la formazione di un giocatore viene fatta al 70% tra i 14 e i 18 e lui in quell’età è stato il mio unico allenatore, mi ha formato tantissimo. E’ stato un allenatore e un educatore”.
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