Geppi Cucciari: “Il basket è imprevedibile, Sassari è un orgoglio”

Geppi Cucciari: “Il basket è imprevedibile, Sassari è un orgoglio”

Lunga intervista con la Gazzetta per la comica e presentatrice italiana, che ha parlato della sua terra e della pallacanestro

In una lunga intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport”, Geppi Cucciari ha raccontato anche di come il basket sia una parte fondamentale della sua vita: “Le mie più care amiche Stefania Cinus e Lucia Sechi vivono a Milano come me. Lucia era la mia compagna di banco a Macomer e giocavamo nella squadra delle Pleiadi, Stefania al San Salvatore di Selargius. Abbiamo passato una vita insieme ed è bello che ancora adesso ci possiamo ritrovare insieme. Anche se Stefania un po’ mi ha tradita perché si è data alle maratone. Invece io sono ancora fissata. Anzi, approfitto di questo spazio sulla Gazzetta per dire che voglio giocare, voglio allenarmi, vorrei una squadra in cui poter continuare a fare basket. Mi manca troppo. In palestra guardo l’orologio per vedere quando finisco il mio programma. Al campo di basket non succede. Non capitava neppure quando il mio allenatore Gigi Usai non mi faceva andare a far la doccia se non avevo segnato un certo numero di tiri liberi di fila. Il basket è imprevedibile, si crea una magia”.

La squadra nel cuore è il Banco di Sardegna Sassari: “Un rapporto splendido col presidente Sardara, il gm Pasquini, due uomini miracolosi, il club che ha tre squadre nei massimi campionati: maschile, femminile e basket in carrozzina. Tutte e tre fanno le coppe. Seguo la Dinamo dai tempi in cui il leader era Emanuele Rotondo. Oggi ammiro l’esempio di Jack Devecchi che si è appena ritirato e di Stefano Gentile. Bandiere. La Dinamo è fonte di gioia, è angoscia, è orgoglio. Sono andata anche a Wurzburg per la finale di Fiba Europe Cup vinta nel 2020. E sono felice che due sardi come Marco Spissu e Gigi Datome siano stati tra i 12 della Nazionale all’ultimo Mondiale. Un grande orgoglio”.